Regia di Stephen Kijak vedi scheda film
Forse non ha senso dare un voto a questo documentario: si astenga chi non ama i Rolling Stones, i die-hard fans invece non possono perderlo. Mi sembra di intravedere un disegno narrativo: si inizia con gli interventi degli immancabili commentatori (tra loro Scorsese e Benicio Del Toro) che dicono qualcosa di poco interessante, poi Mick Jagger e Charlie Watts ai giorni nostri tornano sul luogo del delitto (gli Olympic Studios), e ci si tuffa poi in un lunghissimo flash-back nel 1972 a Villefranche Sur Mer dove "Exile On Main Street" è stato inciso e poi a Los Angeles dove sono state fatte le sovraincisioni ed il mix. Si chiude con il ritorno dei commentatori che stavolta lasciano il segno con contributi toccanti. Il tutto è realizzato ottimamente: montaggio velocissimo, filmati originali, foto, grafica, sincronizzazione delle sequenze in concerto con i brani in studio, voci fuori campo, indicazione degli autori degli interventi, ricostruzione della genesi della copertina, un sollucchero per occhi ed orecchie. Ma c'è dell'altro: un periodo storico dove la sostanza era prevalente sull'apparenza, ingenuità, stile di vita bohemienne, genio e talento allo stato puro, approccio disinteressato e spensierato alla vita e all'arte (e alla droga). Una precisazione: "Exile On Main Street" non è il miglior album degli Stones: "Beggars Banquet" e "Let It Bleed" sono infinitamente superiori ed anche "Aftermath" e "Sticky Fingers" sono decisamente da preferire, ed avrebbero meritato un film se solo ci fosse stato materiale disponibile.
Primi anni settanta: oberati dalle tasse, i Rolling Stones "fuggono" in Francia per evitare il fisco inglese, e si stabiliscono a Villefranche Sur Mer, in Costa Azzurra, per incidere il nuovo disco. Dopo un'estate pazza, sbaraccano, vanno a Los Angeles e lì finiscono il lavoro su "Exile On Main Street".
Mi è piaciuta molto, forse poteva risparmiarsi gli interventi dei commentatori che fanno pensare alle varie serie di documentari dedicate all'incisione degli album storici.
Rolling Stones: take them or leave them.
Nulla
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