Regia di Doug Liman vedi scheda film
VOTO : 6++.
Sono passati un po’ di anni da quando accaddero i fatti narrati e con ogni probabilità se questo film fosse stato realizzato con un maggior tempismo avrebbe potuto essere ancor più sentito, ma in ogni caso il tema portante, e tutte le sfaccettature di contorno ad esso legate, rimane materiale valido per la stesura di un film importante.
Certo è anche vero che Doug Liman veniva da un cocente passo falso come “Mr and Mrs Smith”, ma qui fortunatamente gestisce assai meglio la coppia protagonista di tutta la vicenda.
Valerie (Naomi Watts) è un agente della Cia, mentre suo marito Joseph Wilson (Sean Penn) è un ex senatore; insieme finiranno imbrigliati nella questione legata alla presunta esistenza delle armi di distruzione di massa, causa della seconda guerra americana in Iraq.
Si dovranno battere contro il governo e i mass media nel nome della giustizia quando i loro nomi saranno urlati ai quattro venti, mettendo così anche a serio rischio il loro matrimonio.
Ispirato ad una storia vera, diciamo che è un film d’impegno complessivamente ben fatto, realizzato con un onorevole ordine e decisamente aiutato dalla presenza di due mastini della scena come Naomi Watts e Sean Penn.
La storia presenta poi tante caratteristiche in grado di suscitare interesse, come il senso di (in)giustizia imperante, l’ottusità delle istituzioni, la generale omologazione di pensiero, le difficoltà di gestione dei rapporti quando il lavoro è invadente, ma soprattutto ripropone il tema scottante che ha scatenato una guerra e con essa causato tantissimi morti (e l’onda lunga continua).
Diciamo che il racconto procede con una certa destrezza, ma raramente riesce a spiccare il volo (e lo fa soprattutto grazie a qualche pregevole momento attoriale), mentre la confezione è ordinata, ma senza particolarità notevoli da evidenziare.
Insomma il film è assolutamente discreto e sufficientemente solido, solo la parte conclusiva, direi gli ultimi quindici minuti, pare essere meno incisiva ed anche meno “sentita”, facendogli perdere qualche punticino di stima (anche se le immagini di repertorio della vera Valeria fanno sentire il peso del reale).
Discreto.
VOTO : 6++.
Mille passi in avanti rispetto alla sua precedente regia "Mr and Mrs Smith), ma, pur compiendo un lavoro rispettabile, lascia anche la sensazione che si potesse fare meglio.
VOTO : 7.
Protagonista assoluta della scena, si da da fare, sentitamente impegnata, profonda e sempre convincente dalla prima all'ultima scena.
VOTO : 6,5.
Si manifesta a sprazzi e non viene sfruttato al 100%, ma quando deve "alzare la voce" fa sentire il suo peso da cavallo di razza eccelsa.
VOTO : 6++.
Soddisfacente.
VOTO : 6+.
Caratterizzazione piuttosto efficace in un piccolo ruolo, peculiarità della sua carriera.
VOTO : 6.
Ruolo davvero minuto, lui bravo nel suo compito, peraltro sicuramente semplice.
VOTO : 6+.
Volto appropriato per la sua parte.
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