Regia di Alicia Duffy vedi scheda film
Tutto sommato noiosetto, anche se affronta molto seriamente il tema dei sentimenti spesso vissuti in maniera estrema all’alba dell’adolescenza. Dara, il protagonista del film, si innamora smisuratamente quanto platonicamente di Bella, sua coetanea. Tutto bene finché la ragazza lo accetta come piccolo complice di altrettanto piccole trasgressioni e come amico del cuore. Nel giro di pochi giorni, però, Bella riprende a frequentare le sue amiche, comincia ad osservare con un certo interesse il fratello di Dara. Sentendosi trascurato, quest’ultimo perde il controllo delle sue emozioni, fino a compiere gesti irreparabili. Il tema è interessante, il tasso di drammaticità non manca, i giovani attori sono spontanei e, per quanto sconosciuti, bravi. Manca però il flusso narrativo. Il film indugia molto sulla voce fuori campo del protagonista, di fatto superflua di fronte all’andamento lineare della vicenda. La macchina da presa si sofferma volentieri su paesaggi del Nord della Francia certamente suggestivi, ma che mal si conciliano con una vicenda tutta interiore e dallo svolgimento in continua accelerazione. Le varie tappe di avvicinamento al disperato epilogo si concatenano correttamente e senza buchi di sceneggiatura, ma sono tutte prevedibili. Insomma, tanta buona volontà in un film che lascia la sensazione di un’occasione mancata.
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