Una storia fantascientifica centrata sulle prime emozioni sessuali di un gruppo di studenti.
Note
Prima sceneggiatura originale firmata da Araki in oltre 10 anni, _Kaboom_ è una sarabanda di turbamenti tardoadolescenziali virati in tinte giallo/horror/Sci-Fi. La commedia teenager si ibrida con il cinema di genere, senza curarsi di rispettare le regole di nessuno dei due, mentre la narrazione mystery è continuamente e gustosamente dilatata da digressioni erotiche e ironiche. Niente è preso sul serio, tutto si divora e consuma in pochi minuti e la messa in scena del 50enne Araki ha la stessa voracità sensuale e spensierata delle matricole che al college provano tutto per principio.
Kaboom e' il titolo onomatopeico dell'ultimo film del sempre piu' indipendente ed inventivo Gregg Araki, che sforna questa volta una spudorata, irriverente spy story adolescenziale da campus universitario popolato di bei giovani e testosteronici studenti che sembrano usciti dagli anni '80 della penna acuminata di Brett Easton Ellis.
Riusciranno il mite ma caldissimo Smith e la sua amica… leggi tutto
Piccoli rivoli di genuina follia, nell'ultimo adorabile Kaboom di Gregg Araki: un coloratissimo ritratto di una gioventù gioiosamente disinibita in cui la perversione non sta di casa e in cui quello che interessa è condurre amicizie e rapporti all'insegna dell'allegria più sfrenata senza prurigine né voglie autodistruttive. Il microcosmo creato da Araki, che qui rivela in definitiva il suo… leggi tutto
Perché dovrebbe piacere un filmaccio del genere? Perché fa il verso alla visionarietà livida di Lynch con una strizzatina d'occhio a 'The wicker man'(intendo il capolavoro originale del '74 - ignorato in Italia ... per via della censura cattolica)? Perché cita 'Un chien andalou'? Perché è l'omocineasta Gregg Araki? Perché si vede un po' di sesso etero e qualche bacetto omo? Per… leggi tutto
Boh, ma oggi si potrebbe fare un film così? E’ passata una dozzina d’anni, ma pare una vita. Oggi, come da ricerca recente, il sesso è quasi sparito dai film. La violenza no, per capirci, ma solo il sesso. Mah…che poi, questo sarà mica legato anche al crollo demografico occidentale (e italico)? E chi lo sa. Fatto sta che questo è un film…
Con un giorno d'anticipo rispetto all'assegnazione degli altri premi, stasera alle 10 al club Silencio di Cannes si terrà la cerimonia che tributerà - per la sesta volta - la Queer Palm, ovvero il…
Piccoli rivoli di genuina follia, nell'ultimo adorabile Kaboom di Gregg Araki: un coloratissimo ritratto di una gioventù gioiosamente disinibita in cui la perversione non sta di casa e in cui quello che interessa è condurre amicizie e rapporti all'insegna dell'allegria più sfrenata senza prurigine né voglie autodistruttive. Il microcosmo creato da Araki, che qui rivela in definitiva il suo…
Così finisce il mondo, per Gregg Araki: con un’esplosione e con un gemito, i tanti gemiti di piacere dei suoi protagonisti felicemente pansessuali e confusi. L’Apocalisse è tendenza di queste ultime stagioni cinematografiche grazie alla lungimiranza dei Maya, ma Araki lavora al suo Ordigno Fine di Mondo da tempi non sospetti: con Kaboom ha rispolverato un progetto rimasto sullo scaffale…
Kaboom e' il titolo onomatopeico dell'ultimo film del sempre piu' indipendente ed inventivo Gregg Araki, che sforna questa volta una spudorata, irriverente spy story adolescenziale da campus universitario popolato di bei giovani e testosteronici studenti che sembrano usciti dagli anni '80 della penna acuminata di Brett Easton Ellis.
Riusciranno il mite ma caldissimo Smith e la sua amica…
Per raccontare la trama di Kaboom, l'ultima follia di Araki (anno domini 2011), bisogna rifarsi alla sinossi ufficiale (l'impresa sarebbe altrimenti improba).
Grazie a dei biscotti allucinogeni, lo studente bisessuale Smith crede di scoprire un omicidio e un complotto planetario. Definito un “science fiction cyber thriller”, il film di Araki è un vertiginoso frullato di cultura …
La cosa più giusta forse è il titolo.
Un senso di "ma-che-ca***?!" regna per tutto il film; in questo mi ha ricordato molto Southland Tales, con la differenza che il film di Kelly si prendeva molto più sul serio.
La storia non è molto originale, soprattutto nello sviluppo: un ragazzo del primo anno del college si ritrova in mezzo ad un mistero fatto di omicidi,…
Proseguiamo la nostra carrellata sui listini per la prossima stagione.01 Distribution punta al solito molto sul cinema italiano, allineando autori di… segue
Perché dovrebbe piacere un filmaccio del genere? Perché fa il verso alla visionarietà livida di Lynch con una strizzatina d'occhio a 'The wicker man'(intendo il capolavoro originale del '74 - ignorato in Italia ... per via della censura cattolica)? Perché cita 'Un chien andalou'? Perché è l'omocineasta Gregg Araki? Perché si vede un po' di sesso etero e qualche bacetto omo? Per…
L'unica volta che ho visto il festival di Sanremo è stato quando Brian Molko ha tentato di distruggere il palco dell'Ariston a suon di colpi di chitarra. La kermesse è sempre più lo specchio…
Visto al suo passaggio fuori concorso al Torino Film Festival.
Che bello rivedere un film di Araki come quelli dei bei vecchi tempi, vedi "Totally F**K up", "Doom Generation", "Nowhere" ... non che gli ultimi suoi 3 film non mi fossero piaciuti ("Splendor", "Mysterious skin" e "Smily Face" quest'ultimo inedito in Italia) però li avevo visti come una fase più "imborghesita" dei sui…
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Commenti (1) vedi tutti
Figata diversa dal solito e molto originale.
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