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Tamara Drewe. Tradimenti all'inglese

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Tamara Drewe. Tradimenti all'inglese

di supadany
8 stelle

Film abbastanza sorprendente che lascia delle piacevoli sensazioni a sedimentare sia durante la visione che nel post della stessa, grazie ad una serie di trovate stuzzicanti che soverchiano una storia di fondo in cui non sono certo gli accadimenti primari a dominare la scena.

Tamara Drewe (Gemma Artenton) ritorna nella sua nativa campagna, dopo che sua madre è morta, per rimettere in piedi, e poi vendere, la casa in cui è nata.

Nel frattempo è cambiata parecchio, ormai bellissima, senza più il naso adunco che aveva da ragazzina, e porta sconquasso nel torpore di provincia.

Ritroverà Andy (Luke Evans), il suo primo spasimante, farà innamorare lo scrittore donnaiolo Nicholas Hardiment (Roger Allam), e con la sua tribulata love story con la rockstar Ben Sergeant (Dominic Cooper) farà impazzire due ragazzine perditempo.

 

 

Stephen Frears filma in modo spregiudicato, ma sempre elegante e stuzzicante, una storia di amori e tradimenti in cui tutto il contorno diventa la portata principale.

Ottima l’ambientazione offerta dalla piccola comunità di campagna che viene contagiata, e mandata in tilt,  rapidamente dai fattori esterni che la invadono, come la bella Tamara, ma anche la rockstar viziata.

Su tutto il pregio fondamentale è una narrazione che offre ampie dosi di humour sottile e sofisticato, caratterizzando al meglio figure strambe e l’incredulità di chi, a dire il vero non molti, si mantiene razionale nonostante tutto.

Così sono strepitosi parecchi siparietti, tra le due ragazzine ribelli per necessità, e disposte a tutto pur di incontrare il loro idolo, gli altarini dello scrittore che tradisce la moglie ed un manipolo di romanzieri che nella tranquillità della provincia ricercano quell’intuizione che pare non possano più conseguire.

Tutto questo copre agevolmente una storia altrimenti tutt’altro che memorabile (ma è proprio questo il succo di quest’opera), una gran mano la offre Alexander Desplat che firma una colonna sonora semplicemente perfetta in grado di sottolineare le tante stranezze a cui assistiamo, così come quei momenti di ironica tensione che ogni tanto fanno capolino (regalando atmosfere sempre in trasformazione).

Film quindi che possiede un’innata vitalità transgenica che più volte arriva a conquistare completamente l’attenzione grazie ai dettagli ed a alcune felici intuizioni che da sole valgono appieno il prezzo del biglietto.

Ispirato.

 

Stephen Frears

Riesce a creare un contesto molto particolare con stile.

Tagliente.

Gemma Arterton

Personaggio ricco, buona interpretazione coadiuvata da un'ottima guida a monte.

Dirompente e brava.

Luke Evans

Non brillantissimo, ma comunque abbastanza efficace.

Più che sufficiente.

Dominic Cooper

Tratteggia piuttosto bene il ruolo della rockstar trasgressiva.

Discreto.

Roger Allam

Personaggio ben scritto che riesce a caratterizzare marcando bene gli estremi.

Bill Camp

Sufficiente.

Jessica Barden

Scatenata nei panni di una ragazzina che non si fa troppo problemi ad invadere il territorio altrui.

Efficace.

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