Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Costretto a vivere da solo con i tre figlioletti piccoli dopo la morte della moglie, Claudio deve arrangiarsi come può (ottiene un appalto ricattando il datore di lavoro, fa lavorare in nero alcuni operai extracomunitari) per andare avanti. In gravi difficoltà economiche, la famiglia lo aiuterà a ritrovare la via della salvezza. Se il film di Luchetti è parecchio interessante per una descrizione generale e globale del mondo del lavoro, di un mondo di approfittatori e dell'immigrazione, d'altra parte la sceneggiatura (soprattutto nella seconda parte) prende una piega incredibilmente banale, con alcune scelte (la canzoncina di Vasco Rossi, il finale) che francamente trovo inutili, dannose e che non mi aspettavo. Per quanto riguarda le recitazioni, Germano se la cavicchia ma non è nè Pacino nè De Niro e i restanti attori (a parte Bova che non ce la fa proprio) sono più che sufficienti. Gradevole, ma troppi difetti.
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