Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Una coppia di anziani coniuigi, tra parenti e amici, nel lento scorrere delle stagioni e della vita.
Ho trovato molto bello questo ritratto di vita quotidiana e di personaggi comuni, ai quali ci ha abituati (bene) Mike Leigh. Il tono e gli argomenti sono quelli della vita reale, e gli attori - pur molto bravi - sembra non recitino affatto. Però i loro personaggi sono molto credibili, e guardarli vivere non annoia affatto. Spesso le loro movenze riescono a rendere visibili i moti dell'anima.
I due personaggi più interessanti sono uno la collega di lavoro, donna sola e sofferente; il regista è esperto nel rappresentare queste donne quasi nevrotiche, sofferenti, sole, piene di rimpianti e non più giovani, le quali hanno già perso le loro occasioni. L'altro è un personaggio che compare poco, ma secondo me è molto azzeccato e ottimamente interpretato, cioè il figlio della defunta, pieno di rimorsi per averla trascurata e negletta quand'era in vita.
Leigh mette da parte le "grandi speranze" delle origini, l'aborto (Vera Drake) e ritrova la sua vena più felice, come in "Segreti e bugie". Al regista riesce di rappresentare il lento scorrere della vita, con le sue gioie e i suoi dolori (soprattutto i secondi), la sua malinconia, il calore umano che si trova a momenti, l'amicizia, l'amore (trovato e perso), e la solitudine, di cui qualcuno non riesce proprio a liberarsi.
E' un film amarognolo ma morbido, dai toni pacati, forse conciliatorio, commentato da bellissime musiche poetiche e meditative.
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