Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Come al solito il cinema di Mike Leigh è magistrale nel raccontare brani di vita vissuta col suo approccio minimalista ai limiti del documentario e degli attori favolosi con le loro facce imperfette,con i loro fisici imperfetti , con le loro rughe in bella evidenza che sembrano sottolineare l'appartenenza di questi uomini e donne all'anonimato di tutti i giorni e non a un set cinematografico.
Questa è sempre stata la forza del cinema di Mike Leigh socialmente impegnato come quello di Ken " The Red" Loach ma sicuramente meno arrabbiato e/o politicizzato.
Dopo la pausa fintamente spensierata di Happy-Go- Lucky in cui la protagonista Poppy era la rappresentazione dell'ottimismo incrollabile di chi si sforza a ridere per non piangere, in Another year si torna alla malinconia di molto del suo cinema precedente.
A parte Tom e Gerry ( lui geologo ,lei psicologa) che sono animati da una serenità invidiabile, il coro di amici e parenti che orbita attorno a loro è come soffocato dall'ansia di vivere, dalla solitudine , dall'insoddisfazione sempiterna per quello che si ha, alla costante ricerca di qualcosa di irraggiungibile.
Le riprese in campo stretto di Leigh sono impietose con i volti e i corpi ma questa è la vita, questi sono i segni che lascia.
Un anno stagione per stagione, caratterizzato dal normale ciclo della vita e della morte, trascorre per Tom ,Gerri e i loro amici e parenti e come gli altri precedenti un piccolo segno lo lascia.
Anche in questo film i personaggi di Mike Leigh sono più veri del vero,sfaccettati, a tutto tondo, animati letteralmente da attori straordinari che non si limitano a recitare la loro parte, sembrano viverla sulla propria pelle.
Impossibile non citare la prova straordinaria di Lesley Mansville, donna di mezza età sola, confusa e infelice che si aggrappa a un sentimento fuori luogo per il figlio trentenne di Tom e Gerri mentre nega qualsiasi vicinanza umana a uno afflitto dalla solitudine come lei, impersonato dallo straordinario Peter Wight che cerca di compensare la sua infelicità col cibo e l'alcol.
Il barbecue a casa di Tom e Gerri più che un'innocua festicciola diventa una resa dei conti in cui però nulla è definitivo.
Proprio come la vita, in cui c'è solo una cosa definitiva.
La vita può cambiare a ogni refolo di vento e così lo spirito che anima i vari personaggi.
Another Year è un anno di quotidianità vissuta in modo apparentemente soft e straordinariamente normale popolato più di persone che di personaggi.
Minima Moralia.
(bradipofilms.blogspot.com)
la regia è invisibile, il lavoro degli attori eccellente
sempre ottimista
straordinaria
eccellente
bravissimo
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