Regia di Mike Leigh vedi scheda film
mike leigh torna e meno male che ogni tanto fa toc-toc alla mia porta di spettatore. questa volta ci presenta una famiglia agiata. lui ingegnere che scava buchi in giro per il mondo e lei psicologa. il film tra l'altro si apre con imelda staunton che ha quelle facce che ho io dopo che sono andato a letto alle 23.30, mi sono rigirato nel letto fino alle 3 e alle fottute 5,10 suona la sveglia e mi devo alzare. non dorme e vuole che qualcuno l'aiuti nel suo problema. la copia felice vive la sua vita tranquilla divisa tra il lavoro, l'orto in comune appena fuori la città e visite del figlio ancora single e visite di amici. questa volta leigh insinua una brutta sensazione che a me mi ha colto realmente fuori dal cinema a cominciare dal giorno dopo quando ci pensavo continuamente. hanno un'amica, una collega di lei, single, non più una ragazzina che bazzica loro sempre per casa, finan'che rimanere a dormire da loro perchè troppo ubriaca per tornare a casa. lui la mal sopporta e lei la tratta con una certa mal deformazione professionale, come una ragazzina mai cresciuta. c'è la festa in giardino, alla quale partecipa anche un amico di lui, solo e sbevazzone come l'amica, che è una trista rappresentazione di ciò che sono: la copia e il figlio che sparlottano dietro all'amica(mary) che ha tutti i vizi di questo mondo: bere troppo, fumare e non farsi una vita. se da una parte mike leigh ci delizia con lo humour al quale ci ha abituati, con i goffi e tristissimi tentativi dell'amico di flirtare con mary, venendo allontanato quasi con schifo e in malo modo, dall'altro c'è questo comportamento altezzoso della copia nei confronti di mary, che si trasforma in ostracismo nel momento in cui lei maldestramente non capisce che non potrà mai far parte di quel nucleo familiare fidanzandosi col figlio. anche quando alla fine viene "riaccettata" pietosamente ad un convivio familiare, mary rimane isolata mentre gli altri parlano dei viaggi, del fidanzamento, del matrimonio e di quant'altro, fino a quando il sonoro sparisce e rimane lei che beve guardando in un punto imprecisato della tavola. lei ha scioccamente rotto un equilibrio, che la copia non vedeva l'ora che si spezzasse. tremendo. naturalmente i personaggi sono splendidi, poichè parlare di attore che recita sembra impossibile. un miracolo.
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