Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film
Inizio con un ringraziamento a Roberto “Bob theheat”, che mi ha fatto conoscere questo film, e senza il suo consiglio probabilmente non avrei scelto di vederlo.
Opera seconda di un regista che conosco ancora poco, Derek Cianfrance, è un melodramma su un amore disperato fra Dean e Cindy, di cui il regista ci fa vedere l’inizio assai promettente e poi il prosieguo diversi anni dopo, quando la coppia non ha più nulla da condividere a livello emotivo. Le due dimensioni temporali sono intrecciate grazie a un montaggio che gioca con sapienza sui rimandi e sulle ellissi; il linguaggio del regista è di tipo minimalista, con la coppia costantemente al centro della scena e le altre figure ridotte a comprimari di poca o nessuna importanza. E’ un film sofferto che si prende i suoi rischi, comprese alcune scene di erotismo che però non hanno nulla di sensazionalistico, anche se in America all’inizio avevano fatto scattare il divieto ai minori di 17 anni, poi cancellato. Michelle Williams si è aggiudicata la candidatura agli Oscar con pieno merito e riesce ad esprimere una sofferenza autentica, soprattutto nella scena in cui va a sottoporsi ad un aborto e poi improvvisamente ci ripensa; questa è la conferma di un talento e di una personalità di attrice di cui mi ero accorto già dai tempi di “Dawson’s creek”. Al suo fianco ottimo anche Ryan Gosling che mostra la fragilità di Dean senza eccedere in istrionismi. Il titolo si riferisce ad una canzone di Tom Waits. Cinema indipendente che riesce a rinnovare grazie ad una regia ispirata un argomento abbastanza “deja vu”. Suggestive le musiche dei Grizzly Bear, soprattutto nella bellissima scena in montaggio alternato in cui si rievoca il matrimonio dei due e assistiamo alla lite che causerà la rottura definitiva.
Voto 8/10
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Bene dai :-) Sono contento. Ad oggi, e a leggere buona parte delle opinioni sul suo ultimo film presentato a Venezia, è ampiamente riconosciuto
come il miglior film di Cianfrance. Straziante, vero ed ottimamente interpretato, come ben detto da te. Alla prossima.
Grazie ancora per la segnalazione e per tutto il resto :)
Grazie Stefano, pare proprio che prima dell'ultimo film del regista ( quello presentato a Venezia), sia consigliabile vedere questo per cui dovrò reperirlo quanto prima.
Un saluto.
Ciao Paolo... questo film merita di essere visto! In quanto all'ultimo film appena passato a Venezia, sono molto curioso anche per la presenza di un grande attore come Michael Fassbender
Un'America dimessa e marginale, raccontata con accorato minimalismo e straordinaria sensibilità che non sarebbe certo dispiaciuta al genio sregolato e disilluso di un maestro come Raymond Carver. Sicuramente il film della vita per Derek Cianfrance. Ciao Ste!
Sottoscrivo. La scena del trasferimento dell'uomo anziano in casa di riposo è emblematica: Dean anziché limitarsi a scaricare gli scatoloni cerca di disporre le cose in modo da ricreare la sensazione di una dimora. Minimalismo profondamente umano. Ciao.
Ciao Elena, grazie per la condivsione; almeno quello che c'è rimasto di buono nel cinema Americano bisogna dirlo.
Grazie a voi Maurizio ed Elena. Maurizio ho visto che questo film ti è piaciuto molto e che ne hai scritto una review molto positiva... il riferimento che fai a Raymond Carver è sicuramente giusto anche se purtroppo io non ho letto nulla di questo scrittore americano così apprezzato dalla critica Usa... ho solo visto Short Cuts di Altman tratto da alcuni suoi racconti, e che ritengo un capolavoro
Che bel film Stefano....e' qui che ho iniziato a conoscere la Williams ,grande talento come dici tu....sottoscrivo...grazie di averlo presentato.
Grazie ancora Ezio
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