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Blue Valentine

Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film

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La recensione su Blue Valentine

di alan smithee
6 stelle

Storie di ordinario disamore: quello tra Dean e Cindy, due bei ventenni che incrociano i propri destini sulle vie del volontariato e dell'assistenza agli anziani. Lui e' un dipendente di una ditta di traslochi, lei una studentessa di medicina che poco dopo il loro primo incontro si scopre incinta del ragazzo che frequenta ma non desidera piu'. Dean non fa una piega quando viene a sapere della circostanza, ed anzi si offre di accompagnare la giovane in una clinica per l'interruzione della gravidanza.
E' piuttosto insolito o quantomeno singolare che da un aborto nasca una nuova storia di vita assieme, e forse propria questa torva combinazione mimetizza le fosche nubi che si addensano all'orizzonte della giovane coppia, peraltro inizialmente molto innamorata. Coppia che infatti dieci anni dopo e' gia' cotta, scoppiata, alla deriva, nonostante l'amore che entrambi i genitori provano per la piccola figlia e nonostante i ripetuti tentativi di tutti e due di salvare il relitto della loro unione dall'abisso in cui sta per colare inesorabilmente.
Il film alterna con insistente frequenza episodi tratti dagli anni dell'incontro della coppia a quelle di ordinaria deriva matrimoniale dieci anni dopo, nel momento in cui i due protagonisti decidono di prendersi un week end di riflessione da trascorrere in un eccentrico hotel con camere tematiche (sceglieranno quella futurista alla "2001 Odissea nello spazio" in quanto la "stanza cupido" risultera' gia' occupata).
Michelle Williams (che insieme al suo altrettanto celebre partner figura pure come produttrice esecutiva) ci offre una sofferta ed intensa interpretazione che da sola vale piu' del film nel suo complesso. E' pero' grazie a Ryan Goslin, alla sua realistica mutazione fisica, allo straordinario e credibile (per una volta!) effetto make-up che lo spettatore riesce a districarsi nel via vai temporale che tormenta una trama altrimenti piuttosto ordinaria. Una regia non particolarmente innovativa ma almeno funzionale rende comunque il film un prodotto dignitoso e di media fattura.

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