Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
E' fatto benino, ma in fondo non è quel gran film per il quale è passato. Le idee ci sono, gli attori fanno la loro parte, la regia è spigliata. Tuttavia è forte l'impressione che Salvatores abbia portato su una sperduta isola dell'Egeo durante la II Guerra Mondiale i personaggi della Milano anni '90, e spezia il tutto con un po' di erotismo. Il sorridere di quei poveretti e della precarietà della loro “missione” è un'idea di per sé simpatica (anche quelle partite di calcio arrangiate alla meglio e tipicamente italiane....), ma qualche volta si scherza anche su cose serie o brutte, o ancora una scena intensa e di verità (come il monologo di Abatantuono dopo la festa) viene interrotta da una mezza battuta un po' scurrile. E poi diciamocelo: quella relazione a tre felice e giocosa, persino con gravidanza finale, è poco realistica. Inoltre Claudio Bisio, ossessionato dal pensiero della moglie, che poi va con la prostituta come se nulla fosse... Insomma: discreto, a tratti simpatico, un po' cinico e un po' furbetto.
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