Trama
A Roma, in un vecchio condominio della ormai multietnica Piazza Vittorio, si consuma lo “scontro di civiltà” in cui le differenze emergono nel quotidiano e diventano malintesi, piccole prevaricazioni, diffidenze. Le storie dei personaggi seguono i propri percorsi, incrociandosi l’un l’altra in ragione di una condivisione forzata dello spazio, del quartiere, del palazzo e del suo ascensore, puntualmente all’origine di dispute condominiali. Ognuno dei personaggi esprime la sua solitudine, il suo male di vivere, offrendo un sunto della sua esperienza di vita: chi cerca l’ispirazione per una fotografia, chi il cane improvvisamente smarrito, chi convive con le proprie rinunce, chi con la malavita locale, chi con le vessazioni burocratiche a cui devono sottostare gli extracomunitari. Una morte improvvisa rompe il già instabile equilibrio. Tutti possono essere potenziali assassini e tutti si trovano ad incolparsi l’un l’altro.
Note
È un’opera discontinua e disomogenea come il suo cast. Ma semina bene, a volte stupisce e vola alto senza presunzione.
Trailer
Recensioni
«L’ascensore è il confine tra la civiltà e la barbarie». Lo dice l’amministratore di un condominio (Roberto Citran) multietnico per forza, come quasi sempre accade nella Babele romana di Piazza Vittorio. Luogo bizzarro, in cui l’immigrazione più o meno clandestina si mischia a una Roma passata, più gelosa che razzista. Un quartiere di confine, da metropoli europea (sembra Parigi),… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Recensioni
Un ventenne che si fa chiamare "il gladiatore" (Rossetti) disturba la quiete dei condomini di un palazzo umbertino nella centralissima Piazza Vittorio, a Roma. Il ragazzo muore, un commissario di Polizia (Calabresi) indaga e sembra che ciascuno dei condomini avesse una buona ragione per eliminare il "gladiatore". Tratto dall'omonimo romanzo di Amara Lakhous, il film della esordiente Isotta Toso,… leggi tutto
2 recensioni negative

Film alquanto noioso.Vada per lo "scontro" etnico e la Pellicola a carattere Sociale ma non decolla nulla nella visione,aggiungiamo poi che per me che vivo in Condominio da quando sono nato,il tutto come visto nel Film rompe assai.voto.4.
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Frequentemente nei film alcune scene si svolgono in ascensore. Da quando fu inventato esso è simbolo di disagio, imbarazzo, claustrofobia, terrore e pertanto non è mai un sito rappresentato in maniera…
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Un ventenne che si fa chiamare "il gladiatore" (Rossetti) disturba la quiete dei condomini di un palazzo umbertino nella centralissima Piazza Vittorio, a Roma. Il ragazzo muore, un commissario di Polizia (Calabresi) indaga e sembra che ciascuno dei condomini avesse una buona ragione per eliminare il "gladiatore". Tratto dall'omonimo romanzo di Amara Lakhous, il film della esordiente Isotta Toso,…
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«L’ascensore è il confine tra la civiltà e la barbarie». Lo dice l’amministratore di un condominio (Roberto Citran) multietnico per forza, come quasi sempre accade nella Babele romana di Piazza Vittorio. Luogo bizzarro, in cui l’immigrazione più o meno clandestina si mischia a una Roma passata, più gelosa che razzista. Un quartiere di confine, da metropoli europea (sembra Parigi),…
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