Regia di Martin Barnewitz vedi scheda film
Shining incontra Grano rosso sangue. Sebbene la sceneggiatura non sia sempre all'altezza del suo compito, e non spieghi in modo convincente l'origine del "male" che cerca di insidiare la famiglia di John, è comunque apprezzabile il tentativo di creare un film dove la psicologia del personaggio principale, con la sua degenerazione, prevale nei confronti degli effetti speciali, quasi inesistenti(a parte il finale): proprio come nel capolavoro di KIng, abbiamo un uomo distrutto dai continui fallimenti e dalla pressione, combattuto tra l'affetto per la famiglia e il richiamo dell'abbandono all'alcol, la rabbia, la paranoia e una via di fuga facile(almeno in apparenza).
Un peccato che tale caduta venga avvertita solo in modo superficiale, anche se sufficiente a mantenere il pubblico sul filo del rasoio, combattuto tra la convinzione che John sia pazzo, e la speranza che alla fine possa sconfiggere i suoi demoni interiori(ed esteriori).
Il cast è buono. Non serve dire che Norman Reedus- al di sopra dei suoi colleghi-risulti un tantino sprecato.
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