Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
In uno sperduto paesino dell’Irpinia arriva il nuovo medico condotto, e prima ancora di scendere dall’autobus si rende conto che dovrà subire la concorrenza del popolarissimo guaritore don Antonio. Una commedia divertente, animata da una piccola folla di personaggi, un po’ sbalestrata ma mai macchiettistica. Mastroianni e De Sica si fronteggiano, ben diretti da un Monicelli ormai prossimo alla sua fase maggiore. Intorno a loro si svolgono varie vicende sentimentali: la servetta del medico (Gabriella Pallotta, vista ne Il tetto) gli propina un filtro d’amore con risultati disastrosi; la nipote di don Antonio (Lorella De Luca), contro il parere dello zio, vorrebbe sposare un soldato bergamasco di famiglia povera; la sorella del sindaco (Marisa Merlini) dopo anni aspetta ancora il fidanzato disperso in Russia, che poi si materializza in Alberto Sordi (a cui basta una sola scena per dipingere uno dei suoi personaggi cialtroneschi); poi c’è una ragazza rimasta incinta (Ilaria Occhini), che decide di tenere il bambino e alla quale è affidata l’ultima parola. Finisce come è giusto che finisca, ossia con la vittoria della razionalità sulla superstizione; però, pur senza scadere nel cerchiobottismo, riconosce che a volte un pizzico di magia (o almeno un suo surrogato) è necessario.
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