Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Monicelli mette in scena la povertà e l'arretratezza culturale dell'Italia di quegli anni - o per lo meno delle zone rurali e montane -, ma ne viene fuori una commediola simpatica, innocente e quasi per nulla satirica o polemica sotto il profilo sociale. I personaggi sono leggerini e vivono grazie alle ottime interpretazioni loro conferite; la storia è abbastanza piatta e probabilmente nemmeno intendeva di fare di più. Particina pretestuosa per Sordi, assolutamente ininfluente ai fini della trama, ma comunque divertente nel classico ruolo del maneggione inaffidabile.
In un paesino del sud arriva un giovane dottore. Il medico si deve scontrare con don Antonio, guaritore locale benvoluto dalla massa ignorante e credulona. Nonostante tutto e tutti siano contro di lui, il dottore riesce a fare trionfare la scienza sulla superstizione.
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