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Resident Evil. Afterlife

Regia di Paul Anderson vedi scheda film

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La recensione su Resident Evil. Afterlife

di Immorale
3 stelle

Questo film rappresenta, probabilmente, uno spreco di pellicola. Il brand “Resident Evil”, oramai abbondantemente svuotato di ogni spunto interessante, continua a contorcersi cinematograficamente in una spirale onanistica o voyeristica senza senso. Mi risulta incomprensibile la scelta di continuare a reiterare un cadavere sceneggiativo, ispirato alla lontana ai lavori di Romero, e immediatamente ucciderlo (con un metaforico colpo di pistola in testa, magari…“Groucho ! Lanciami la pistola !”) con una inusitata sciattezza di regia, una sceneggiatura ridicola, dei dialoghi imbarazzanti e perfino degli effetti speciali, di solito cavallo di battaglia di simili produzioni, molto mediocri (non si tocca l’apice trash di “Zombie Apocalypse” di Nick Lion ma ci avviciniamo parecchio). Si può tranquillamente affermare, senza tema di smentita, che i vari videogames della Capcom che fanno da ispirazione alla saga, pur tenendo conto della loro natura prettamente videoludica, contengano una precisione del racconto molto superiore al lavoro di Anderson (soprattutto i capitoli 4, 5 e 6). Il povero telespettatore, quindi, viene investito da una sequela di musica enfatica e stancanti ralenty mentre l’umbratile Milla sforacchia o affetta alternativamente zombies e agenti dell’Umbrella Corporation volteggiando leggiadra in spregio alle normali leggi di gravità,  mostrando l’impavido sguardo glaciale, donatole da una generosa madre natura, in faccia alla morte ed alla nobiltà del cinema d’azione che fu. Un film pastrocchio, non nobilitato da abbastanza aura trash per risultare simpatico e, in definitiva, spiegabile solamente come attuazione di una clausola del contratto di matrimonio della coppia Anderson/Jovovich che, causa la decadenza dello stesso con conseguente “strage” di milioni di dollari in avvocati ed alimenti, impone la reiterazione infinita delle gesta di Alice, fino allo sfinimento ed al compimento del suo 70esimo anno d’età dove, con l’aspetto di una venticinquenne, sfilerà letale tra orde di non morti digitali pronti ad offrirsi in sacrificio alla sua perdurante beltà.

 

La trama

Tiro allo zombie.

Paul W.S. Anderson

Contrattuale.

Milla Jovovich

Letale.

Wentworth Miller

Ingabbiato.

Ali Larter

Incisiva.

Shawn Roberts

Misterioso.

 

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