Regia di Giuseppe Lazzari vedi scheda film
Ludovico da piccolo aveva le bici più belle ma non l’affetto del papi, dunque ora è un giovane viziato e irresponsabile, interessato solo agli aperitivi in Piazzale Arnaldo e alle serate in disco. Vincenzo è povero, è siciliano e da piccolo ha subito molestie sessuali, perciò adesso è un ragazzo sensibile con un temperamento artistico inespresso. Per opposti motivi si ritrovano in una Milano adeguatamente stereotipata («hanno dipinto il cielo di grigio!»), costretti a mantenersi da soli, e con una certa nonchalance finiscono a fare i marchettari. Sentirsidire è un titolo rivelatore: dev’essere per sentito dire che l’esordiente Giuseppe Lazzari, imprenditore con il pallino del cinema, e la consorte sceneggiatrice hanno imbastito questa trama imbarazzante, che mescola incoscientemente pedofilia, prostituzione, omosessualità, droga e crisi economica. Il fatto che nel cast figurino alcuni ragazzi provenienti da Amici di Maria De Filippi è decisamente l’ultimo dei guai. Le problematiche giovanili sono affrontate con una leggerezza che sfocia nella malafede: tutto è fasullo, inutilmente patinato e rivolto a un pubblico di riferimento (anestetizzato, superficiale, disinformato) che speriamo non esista (ancora).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta