Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
La vicenda è appassionante anche quando si fa più scontata, e l'incisiva tematica sociale impregna completamente il film.
Ne Il medico della mutua di Luigi Zampa, tratto dal romanzo di Giuseppe D'Agata, si sovrappongono due limpidissimi ritratti vicendevolmente complementari: quello del sistema sanitario italiano basato sulla mutua in vigore negli anni Sessanta, col suo pesante carico di corruzione e raccomandazione; e quello di un italiano arrivista, cinico, leccapiedi e affamato di gloria e di pecunia, rappresentante ideale di un'Italia lungi tutt'ora dall'essere scomparsa, dipinto con ferocia e magistralmente interpretato da Alberto Sordi, anche autore del copione con Sergio Amidei e il regista. La vicenda è appassionante anche quando si fa più scontata, e l'incisiva tematica sociale impregna completamente il film: si ride a denti stretti. Da cineteca i titoli di testa che seguono il tragitto dell'ambulanza e il grottesco finale in cui Sordi abbandona l'ospedale per visitare telefonicamente i propri mutuati comodamente seduto in un terrazzo. Ottimi comprimari, su tutti Sandro Merli, Nanda Primavera e Bice Valori. Incassò talmente tanto che un anno dopo Luciano Salce ne girò un (deludente) seguito.
Celeberrima la Marcia di Esculapio di Piero Piccioni, motivo portante della colonna sonora.
OTTIMO film (8) — Bollino VERDE
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