La recensione su Il medico della mutua

Il medico della mutua (1968): locandina

Il medico della mutua (1968): Alberto Sordi

Il medico della mutua (1968): Alberto Sordi

Il medico della mutua (1968): Alberto Sordi

Guido Tersilli medico rampante è molto ambizioso ha un piano guadagnare molti soldi occupandosi dei mutuati, più sono, più guadagna. Il suo inizio è molto sofferto, perché gli “affari”non procedono bene come vorrebbe il Tersilli, però la morte del dottor Bui gli permette di ereditare i suoi duemilatrecento mutuati. Ci riesce perché strategicamente seduce la fresca vedova del Bui, la signora Amelia. Ora Guido Tersilli e’lanciato e’un uomo di successo. Diventato molto ricco può lasciare la vedova per sposare, una giovane bella e ricca ragazza. La recensione: Il medico della mutua è un film diretto da Luigi Zampa ed interpretato da Alberto Sordi, che ha anche collaborato insieme a Sergio Amidei un grande del neorealismo ed al regista alla stesura della sceneggiatura. Tratto dall'omonimo romanzo instant book di Giuseppe D'Agata. Prodotto da Euro International Film, Explorer Film '58 Distribuzione in Italia Euro International Film. La colonna sonora è di Piero Piccioni, i vocalizzi di Lydia MacDonald, con la magnifica “Samba fortuna” (poi ripreso e reso scattante nella "Marcia di Esculapio". Alberto Sordi in questo film è in stato di grazia, praticamente sublime, in una commedia amara che rasenta la perfezione stilistica. Lo ritengo a tutt’oggi uno dei migliori film della commedia all’italiana. La sceneggiatura ha un buonissimo ritmo, con battute pungenti al vetriolo. Gli interpreti sono tutti in gran forma, non semplici caratteristi, ma veri e propri coprotagonisti, tutti danno il loro contributo alla buona riuscita della pellicola, non è possibile citarli tutti, però segnalo la mitica Bice Valori, la giovane e brava Evelyn Stewart, la debordante Nanda Primavera che interpreta Celeste la madre di Guido Tersilli, Leopoldo Trieste e Tano Cimarosa che bravi, la stupenda Pupella Maggio grande attrice napoletana di teatro letteralmente esplosa nel 1973 in “Amarcord” di Federico Fellini, Claudio Gora attore di grande classe che interpreta un primario. Il film fa ridere, sorridere ed è anche intriso di malinconia, non è solo una feroce critica contro il sistema sanitario italiano ed è meno “cattivo” di Bisturi la mafia bianca dello stesso Zampa. Un grande classico da vedere e rivedere, scoprendo sempre nuovi particolari sfuggiti alla prima visione, potenza del grande cinema capace di entrare nell’immaginario e nel costume nazionale. Si può anche definire un film satirico e grottesco, per certi frangenti, molto ben ripresi dalla mdp. Il finale del film da il tocco in più veramente geniale, raramente i registi riescono a far finire il film, con un tocco che sorprende. Luigi Zampa ci è riuscito. L’anno dopo nel 1969 ci fu un seguito di buon successo, così abbiamo avuto un pregevole dittico: “Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” del 1969 ben diretto da Luciano Salce. Interpreti e personaggi Alberto Sordi: dott. Guido Tersilli Evelyn Stewart: Anna Maria Bice Valori: Amelia Bui Sara Franchetti: Teresa Nanda Primavera: Celeste, madre di Guido Patrizia De Clara: suor Pasqualina Leopoldo Trieste: Pietro, paziente in casa Adriana Giuffrè: Marianna, moglie di Pietro Pupella Maggio: sig.ra Parise Claudio Gora: il primario Dott. De Amatis