Regia di Giuseppe Bertolucci vedi scheda film
Anna e Bianca sono due amiche che devono preparare un esame universitario. Per trovare la massima quiete e concentrazione si isolano dal mondo, in una casa di campagna. Una sera invitano Cesare a venirle a trovare: quando scoprono che piace a entrambe, cominciano a litigare. Ma l'arrivo di Daniela rimette a posto le cose, almeno finchè non si scopre che è la fidanzata di Cesare.
A, B, C e D: la sceneggiatura di Lidia Ravera, Mimmo Rafele e Giuseppe Bertolucci (da un soggetto di quest'ultimo) non va esattamente per il sottile, scegliendo nomi in stretto ordine alfabetico (associato a quello di comparsa, o per lo meno di evocazione nel caso di C) per i suoi 4 personaggi e mettendo loro in bocca dialoghi squinternati, finto-giovanilisti e decisamente improbabili per la maggior parte del film. La trama stessa è facilotta e basata principalmente sul classicissimo luogo comune della convivenza forzata fra due personaggi, che si studiano, si combattono e infine si riappacificano; nella seconda parte della pellicola compare quindi il terzo elemento, quello capace di garantire un ulteriore squilibrio alla storia, in vista del finale con tanto di inserto di un fantomatico personaggio E. Un film troppo poco rifinito, forse, più grossolano che cervellotico, indubbiamente nello stile di Bertolucci, ma certo non fra le sue opere più riuscite. In ogni caso meglio del successivo lungometraggio per il grande schermo, Troppo sole (1994). Il cast: Francesca Prandi, Stella Vordemann, Amanda Sandrelli. 3/10.
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