Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Gus Van Sant è un grande regista, non c'è bisogno di ribadirlo, ma questo "Restless" mi sembra un filmetto carino ma un pò troppo "commerciale" all'interno della sua carriera, nonostante il coraggio nel mettere al centro del film una tematica ardua come quella della morte (una ragazza malata terminale di cancro incontra e si innamora di un giovane reduce da un incidente in cui erano morti entrambi i genitori e lui era finito in coma). L'asciuttezza che aveva caratterizzato pellicole come "Elephant" o "Last days" cede il posto ad un patetismo non sempre ben controllato nelle dosi, che trascina il film in un clima alla "Love story" che sembra piuttosto distante dalle corde di Van Sant; inoltre, l'inserimento del personaggio del "fantasma" che appare al protagonista maschile andava chiarito meglio a livello di sceneggiatura. Resta il consueto talento visivo del regista, la sua capacità di trarre il meglio dagli attori giovani come i protagonisti Henry Hopper (figlio di Dennis) e Mia Wasikowska, una colonna sonora forse un pò ruffiana ma molto gradevole. Le iniezioni di umorismo presenti soprattutto nella prima parte alleggeriscono un pò il contesto della trama e spesso centrano il bersaglio, però... la Wasikowska mi è sembrata un pò troppo leggiadra e spensierata per essere una malata terminale con soli tre mesi di vita. Nel finale la lacrima è d'obbligo, e bisogna riconoscere a Van Sant di aver mantenuto nelle ultime scene una certa sobrietà rispetto a tanti altri film del genere "weepie".
voto 6/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta