Regia di Jodie Foster vedi scheda film
Intrigato dalla presenza di Jodie Foster e Mel Gibson, dai quali mi aspettavo faville, decisi di sorvolare sulle perplessità in merito al bizzarro soggetto. Non posso dire di essermene pentito, ma nemmeno di aver esultato per la sorpresa. Entrambi gli attori non deludono, si dimostrano adatti ai loro ruoli (non era scontato che lui lo fosse, perché così lontano dai suoi personaggi tipici) e riescono ad emozionare in più di un'occasione. Al contrario, a non funzionare è il contesto generale, in altalenante equilibrio fra dramma strappalacrime e commedia grottesca, che si compenetrano in un effetto straniante. Il castoro è certamente un'idea originale, quindi un pregio, ma nel contempo limita la credibilità dell'intera vicenda, traducendosi pertanto in un difetto. Un film comunque da vedere, perché insolito, senza però avere pretese eccessive, che non potrebbero essere altrimenti soddisfatte. Il rischio delusione sarebbe tutt'altro che remoto.
Walter Black, presidente di un'azienda di giocattoli sull'orlo dl fallimento, soffre di una grave forma di depressione. Quando la moglie lo caccia di casa, trova il burattino di un castoro (beaver) e inizia ad animarlo. Walter diventa così simpaticissimo, un vero vulcano di energia e di idee. Riesce a riconciliarsi con la moglie e il figlio piccolo e a riportare l'azienda al successo. Ma presto Mr. Beaver diventa troppo ingombrante e, infine, anche pericoloso.
Temo che il limitato coinvolgimento non sia migliorabile, perché causato dall'inverosimiglianza del soggetto.
Redivivo, ci restituisce un intenso Walter Black.
Una brava, efficace e credibile Meredith Black.
Buona prova come Porter Black.
Discreta interpretazione di Norah.
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