Becca e Howie Corbett sono una coppia come le altre, con una vita come le altre, ma con un dolore che altri come loro non hanno e non conoscono: la perdita del figlio di soli quattro anni, travolto da un auto. La reazione dei due è votata a fare come se la cosa non fosse avvenuta, ciascuno attuando le proprie strategie di sopravvivenza. Per Howie queste a un certo punto comprendono la nascita di una relazione con una donna conosciuta a un gruppo di auto aiuto. Per Becca invece sono gli incontri ripetuti con il giovane che era alla guida dell'auto che travolse il suo bambino.
Note
Il film doveva dare premi a catinelle a Nicole Kidman, così brava da farci dimenticare, quasi del tutto, il suo botulino. La realtà è che, però, il vero fenomeno è Aaron Eckhart. È soprattutto con lui e con una regia rigorosa che il film, senza ricattarci, ci spezza il cuore. Conquistandocelo.
Due genitori devono affrontare la morte del figlio piccolo tra lacrime, crisi coniugale e la ferita atroce che non riesce a rimarginarsi. Il film parte asciutto e incisivo, ma acquista una nota un po’ convenzionale e prevedibile strada facendo. Voto 6/10.
Mattone americano , dura poco (appena un'ora e venti) ma si sente tutta la durata. Troppo pesante, situazioni viste e riviste ma almeno l'interpretazione dei due protaognisti è ottima. Invece la sceneggiatura poteva essere migliore
Dramma famigliare che cerca di rappresentare il dolore attraverso l'assenza di movimento e suono. Spesso ci si domanda se si sia bloccato il film…in altri momenti invece l'esperimento funziona.
E’ per me difficile, quasi impossibile direi per come sto e mi sento, annullare (o semplicemente mitigare) l’instabilità debordante degli scompensi emotivi che la tua dipartita rende sempre più persistenti e inarrestabili. Stretta nel desolante isolamento della botola – queste stanze – dove sto rannicchiata come in un barattolo dal quale è sempre più difficile rimbalzare fuori, sono… leggi tutto
La tana del coniglio è quella in cui si dovrebbe andare a nascondere la brillante equipe di liftaroli e di botulinisti che ha ridotto la Kidman alla donnetta rugosa che mi ha fatto venire quasi un colpo alla prima sequenza del film.
Giuro, non l'avevo riconosciuta!
Rabbit Hole doveva essere un valido veicolo promozionale per le ritrovate capacità recitative di una diva bloccata dalla… leggi tutto
Di fronte a un film 'del dolore' come "Rabbit Hole" si ha l'mpressione del deja-vu...e di essere nel salotto 'confidente' di un qualsiasi programma 'di verità' della tv di pomeriggi (annoianti) e/o di seconde-serate (spaventevoli). Quando una pellicola crede di coinvolgere lo spettatore con accadimenti interiori e interpretazioni ben 'vestite' e preparate. Nicole Kidman (Becca) è… leggi tutto
Le interpretazioni di Nicole Kidman e Aaron Eckhart, inizialmente afone e trattenute, vengono progressivamente liberate, abbandonate allo stato brado, pronte per correre, inciampare, scontrarsi col male di vivere quotidiano, valorizzate dalle calde luci della fotografia e dalle delicate melodie della colonna sonora. Il granitico rapporto coniugale è il carburante della storia, che poco…
Film sull'elaborazione del lutto, forse il peggiore dei lutti, quando un padre e una madre sopravvivono ai loro figli. La scrittura è ottima, poiché ricca di spunti e di conflitti che ci aiutano a riflettere, che dovrebbero emozionarci, tenere viva e pulsante una storia fatta soprattutto, essenzialmente di silenzi. I silenzi di una casa, di una realtà domestica nella quale…
Il gusto dell’ibrido. Riguarda quei registi che iniziano a girare un film partono da un thriller e finiscono per votarsi poi a film drammatici con quella vena di romanticismo che, diciamolo, non gusta mai! Peccato, in questo caso è un vero e proprio peccato anche perché a passarsi la palla davanti alla macchina da presa ci sono Nicole Kidman e Aaron Eckhart, perfetti nei…
Film secondo me ingiustamente sottovalutato, secondo me è una delle migliori interpretazioni di Nicole Kidman, in uno dei ruoli più complessi della sua carriera.
Ho adorato questo film personalmente, soprattutto la scena in cui schiaffeggia una donna che la giudica senza sapere che ha perso un figlio.
Diretto dal regista di shortbus, è un film particolarmente toccante, che…
Rabbit Hole è un film profondamente femminile, non solo perchè segna il ritorno di una straordinaria Nicole Kidman e di una sussurrata Dianne Wiest, ma anche perchè in questa singolare terra sospesa ed immobile, anche gli uomini (come il bravo Aaron Eckhart) sembrano lasciarsi alle spalle la loro parte maschile, per abbandonarsi all’emozione e alle lacrime. Rabbit Hole…
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Commenti (8) vedi tutti
Due genitori devono affrontare la morte del figlio piccolo tra lacrime, crisi coniugale e la ferita atroce che non riesce a rimarginarsi. Il film parte asciutto e incisivo, ma acquista una nota un po’ convenzionale e prevedibile strada facendo. Voto 6/10.
commento di alexio350Ritorno al futuro dopo un evento tragico. Direi ben rappresentato. Ci sono tutti gli stereotipi della fuga. MA Teller ha una paresi? Voto 7.
commento di Bradyuna noia mortale. a 10 minuti dalla fine ho staccato tutto. ma la moric recita?
commento di Ottiperottime li dovrebbero vietare film del genere..cmq voto 8
commento di Bunker74Mattone americano , dura poco (appena un'ora e venti) ma si sente tutta la durata. Troppo pesante, situazioni viste e riviste ma almeno l'interpretazione dei due protaognisti è ottima. Invece la sceneggiatura poteva essere migliore
commento di XANDERDramma famigliare che cerca di rappresentare il dolore attraverso l'assenza di movimento e suono. Spesso ci si domanda se si sia bloccato il film…in altri momenti invece l'esperimento funziona.
commento di negroOttima recitazione, anche nei ruoli minori. 7,5
commento di cippagsquel film che ti fa rimanere dell'amaro alla fine.. la kidman in versione "madre sconfortata" non regge.
commento di silvia25