Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Capolavoro comico
Felice Sciosciammocca,tipica maschera Scarpettiana,impersonato da Totò, sindaco di Roccasecca,scende a Napoli,insieme alla sua famiglia per far visita al nipote,giovane da lui foraggiato per gli studi, che si sarebbe laureato in medicina.In realtà il malfidato parente,si è giocato tutti i soldi dello zio e non possiede alcun titolo accademico e di conseguenza,escogita una brillante idea,far passare la pensione presso cui dimora, per una clinica per matti in cui lui presta servizio e l'operazione all'inizio funziona,perchè gli occupanti sono talmente,eccentrici , strambi e indaffarati in imprese bizzarre,da sembrare veramente pazzi, agli occhi dell'ingenuo zio:la proprietaria della pensione,una petulante che vuol "piazzare" la figlia zitella, un violinista fallito,che sogna di sfondare, un colonnello brontolone,vittima di burle, un sedicente attore che prova di continuo la parte di Otello, una vedova inconsolabile,quadro della disperazione ed una coppia di coniugi che si trastullano, in schermaglie amorose tra litigi di gelosia e riappacificazioni sdolcinate.Un bel campionario assortito di varia umanità.
Per tutti gli estimatori di Totò e quindi anche per il sottoscritto, non si può prescindere o esimersi, dal commentare questo capolavoro di comicità,questa eccellente trasposizione, mutuata dalla ricca produzione del mitico commediografo Scarpetta ,che ne mantiene intatto l'impianto teatrale.Il principe della risata, trovò terreno fertile in questo prodotto,potendo sfoggiare il suo brillantissimo repertorio,mattatore assoluto, gigioneggiò con istrionismo,in questa tipica commedia degli equivoci.Mattoli da parte sua, lasciò briglie sciolte a Totò, che potè spaziare a tutto tondo, in un "habitat"congeniale alle sue "attitudini artistiche"
Sinfonia di gag e battute irresistibili, per questa opera immortale
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