Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
E' una farsa intelligente, così definirei questo film. Tutti gli attori interpretano caricature di personaggi ma, a differenza di come è avvenuto molto spesso in seguito nel cinema italiano, rimangono lontani dalla pagliacciata e dalla buffonata, o dalla comicità greve e grossolana. I personaggi sono infatti tipi umani che si vedono in giro, e la caricatura viene utilizzata per riderne bonariamante e per metterne in luce le miserie, ma senza malanimo.
La sceneggiatura e i dialoghi sono ben scritti e ricchi di battute, anche di molte delle tipiche di Totò, cioè giochi di parole o storpiature di parole. Memorabile è il duetto con Mario Castellani, cioè l'on. Trombetta di "Totò a colori", che qui fa il marito geloso. Il gioco degli equivoci è semplice ma efficace; in breve, tutto il film è basato sulla costante ironia che tra molte persone considerate normali e i pazzi "ufficiali" non c'è poi tanta differenza. C'è aria di teatro e si parla molto, ma ciò è in fin dei conti a servizio degli interpreti e delle situazioni, e non costituisce mai motivo di noia o staticità. Anzi, il ritmo è sostenuto.
Questi sì che erano comici, a differenza di molti di quelli di oggi (tra TV e teatro).
Secondo me è uno dei migliori film di Totò, e mi sono proprio divertito.
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