Regia di Skip Woods vedi scheda film
Grottesco noir, che guarda molto a Tarantino, con le debite proporzioni. Non male
Casey, con un burrascoso passato di spacciatore e criminale assassino, dopo aver ucciso, durante un conflitto a fuoco con un clan nemico, una donna incinta, ha cambiato vita e si è messo sulla retta via. Dunque ha mollato il suo socio Nick, si è trasferito a Los Angeles, ha smesso di bere e ha intrapreso gli studi per diventare architetto, Nel corso di una serata mentre è immerso nei libri, nel solito locale, incontra la sfacciata Christine, della quale s’innamora, ricambiato. I due si sposano, lui avvia con successo la professione di architetto e sono in procinto di adottare un bambino. Un giovedì come tanti altri, riceve una visita del tutto inaspettata da Nick, Casey accetta di ospitarlo per qualche giorno, ma non sa che l’amico porta con se un carico di eroina. Alla scoperta della droga, l'architetto mentre l’amico è fuori in giro con la sua auto, getta le sostanze stupefacenti giù per lo scarico del water. Questo evento da il là ad una serie di rocambolesche situazioni e di grotteschi incontri con strani individui, tutti a caccia della droga e dei soldi, un Rasta sicario, con la passione per la musica, una sexy killer che lo “violenta”, un sadico criminale Billy, con il gusto per la tortura, e un poliziotto corrotto e assassino. Grottesco noir alla Tarantino, soprattutto per le esplosioni “pulp”, naturalmente non al suo livello, nè nella costruzione della storia, nè nella sceneggiatura, tuttavia non peggiore di altre pellicole similari, soprattutto per la presenza di alcune invenzioni divertenti e singolari: il provino rap telefonico, gli ostaggi appesi a testa in giù come salami, il surreale incontro con lo psicologo che deve valutare le attitudini genitoriali del nostro e soprattutto la copula bizzarra e carica di morboso eros, tra il protagonista e la sensualissima e carnalissima Paulina Porizkova.
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