Regia di Fabien Onteniente vedi scheda film
Sequel di «Camping» (2006), che rasentò i 5 milioni e mezzo di spettatori nelle sale, «Camping 2» (2010) è riuscito a sfiorare i 4 milioni di biglietti venduti. Equivalente dei nostri filmetti balneari, non nutre alcuna pretesa cinematografica, vuole solo divertire e fare cassa e, a quanto pare, funziona. L’impianto è scontato: campeggio estivo per «habitués» del luogo. Campers, tende, roulottes, bungalows e una fauna medio-piccolo borghese in cerca di svago e spensieratezza. Il film non varrebbe neppure lo sforzo di scrivere un’opinione. Non resisto, però, al desiderio di paragonare questo innocuo prodotto con i suoi omologhi italiani. In comune hanno una trama esile esile, uno o più attori comici di fama solo nazionale e una regia più che modesta. Nei due « Camping » francesi, però, non sentirete una sola parolaccia, non vedrete una sola tetta o natica, non vi sarà la minima scena di cattivo gusto, in altre parole la volgarità è bandita. Secondo me, è già molto... Al di là del protagonista (il sopravvalutato Franck Dubosc, molto popolare in patria ma credo perfettamente sconosciuto in Italia), la pellicola si avvale di qualche attore che fa sempre piacere rivedere, a cominciare dalla bravissima Mathilde Seigner e dall’ancora aitante benché quasi sessantenne Richard Anconina, passando per le vecchie glorie Mylène Demongeot e Claude Brasseur. Dialoghi rapidissimi e infarciti di intraducibili giochi di parole.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta