Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
una interpretazione questa di Pasolini del mito di Medea molto particolare, che segue solo x cenni l'originale di Euripide, mentre x l'Edipo Re il poeta si era attenuto in misura maggiore al testo sofocliano...nella Medea pasoliniana c'è, ed è centrale, lo scontro tra una realtà ancestrale, arcaica, mitica che è quella di Medea prima dell'incontro con Giasone e che potrebbe essere paragonata all'attuale società agricola e terzomondista, e una società moderna, industrializzata, borghese, rappresentata da Giasone, paragonabile a quella dei paesi ricchi e industrializzati. Scriveva il poeta friulano che nello scrivere il personaggio di Medea aveva sempre pensato alla Callas perchè anche lei aveva vissuto x 10 anni presso Giasone e aveva amato la ricchezza, il potere e il successo. Alla fine Medea recupera il suo passato di maga x vendicarsi dell'affronto subito dal marito, come a dire che la vera salvezza è dentro di noi, nella nostra anima sacrale e nel nostro contatto diretto col divino.Bellissimi i paesaggi della Turchia e della Siria, superba la Callas e strepitoso Laurent Terzieff, volutamente barocchi i costumi, suggestiva come sempre la musica. voto: 8/10
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