Regia di Ivano De Matteo vedi scheda film
Ancona, il killer Angelino vive una vita normalissima, insospettabile. Il suo prossimo obiettivo però è una persona piuttosto in vista: la moglie di un assessore coinvolto nella costruzione di un centro commerciale appetito dalla criminalità organizzata; la donna oltrettutto è anche tenente dei Carabinieri.
"Niente di personale" è la frase che un sicario rivolge alle sue vittime un attimo prima di farle fuori; la fantasia è quella che è, e rispecchia l'idea di partenza della trama del film e, al tempo stesso, di tutta la serie televisiva (intitolata Crimini) di cui il film fa parte. Siamo in territori dominati dalla banalità, eppure la sceneggiatura di Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi va elogiata per la maniera in cui scende in profondità nella descrizione di situazioni e ambienti; già meno funziona la caratterizzazione dei personaggi, che si ferma ai due protagonisti, tratteggiati discretamente bene, e non va oltre. Cento minuti di intrattenimento in confezione televisiva a base di tensione e violenza, ovviamente tenuta sempre in secondo piano data la destinazione del prodotto; Rolando Ravello e Donatella Finocchiaro sono perfettamente in parte e fra gli altri interpreti si possono citare Giorgio Caputo, Sergio Fiorentini, Fabio Galli e, in un ruolo minore, Gabriele Mainetti, futuro regista di Lo chiamavano Jeeg Robot (2015). Ivano De Matteo veniva dall'interessante La bella gente (2009), uscito in sala, e in sala tornerà con i suoi successivi impegni (il prossimo sarà Gli equilibristi, nel 2012): per quanto non sfiguri il suo passaggio sul piccolo schermo, sono decisamente preferibili i suoi lavori per quello grande. 2,5/10.
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