Regia di Dodo Fiori vedi scheda film
Bellissimo film.
Decisamente drammatico e privo di consolazione finale, che sarebbe risultata posticcia, perché la consolazione sta nella rappresentazione stessa, della miseria e dell'infelicità di fondo della vita asettica e anaffettiva dei ricchi (come categoria caricaturale), in cui le relazioni sono strategiche e prive di empatia e di autenticità. Il titolo quindi azzeccatissimo, gli affetti e i sentimenti sono continuamente evitati e paventati come pericolosi, non "strategici" a livello sociale. Mi ricorda per cinismo e durezza il film "Nella società degli uomini". Anche qui le sfumature psicologiche ci sono tutte, i giochi di potere pure, anche qui vincono i "cattivi" con la differenza però che qui viene ben mostrato come la vittoria sia solo apparente, una "vittoria che sa di sconfitta", una vittoria conquistata a prezzo di una profonda solitudine e perenne insoddisfazione, in cui in realtà i "cattivi" sono solo infelici, vittime di loro stessi. Ottime anche le interpretazioni, complimenti quindi anche agli attori, perfetti nelle rispettive parti.
Voto 8
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