Ritratto di interni in famiglia borghese. Paolo, il padre, è un uomo di successo. Matteo, suo figlio, non ha invece lo stesso carattere volitivo e ambizioso. Per Paolo è un problema, perché non si riconosce nel figlio. Per Matteo è un problema perché la comunicazione col padre, tanto desiderata, è interrotta. Sarà l'arrivo imprevisto di una donna nella famiglia a far saltare i meccanismi. E per Matteo sarà il momento di una vera e propria rivelazione.
Note
Percorso nero di formazione e riflessione sulla coazione a riprodursi del male sociale, La strategia degli affetti soffre però di dialoghi tirati via, che si chiudono in fretta mancando il nocciolo dell’incomunicabilità e risultando in un’affastellarsi di passaggi poco incisivi.
La reazione all’italico buonismo imbocca vie contorte. La strategia firmata da Dodo Vieri intreccia gli “affetti” per distruggerli. Il discorso è complesso, forse un po’ troppo annodato, ma certo è che per preparare il balzo verso il colpo di scena finale occorre partire da lontano, per prendere bene la rincorsa. Il film non ignora quanto sia difficile… leggi tutto
Bellissimo film.
Decisamente drammatico e privo di consolazione finale, che sarebbe risultata posticcia, perché la consolazione sta nella rappresentazione stessa, della miseria e dell'infelicità di fondo della vita asettica e anaffettiva dei ricchi (come categoria caricaturale), in cui le relazioni sono strategiche e prive di empatia e di autenticità. Il titolo quindi… leggi tutto
Ritenuto di interesse culturale nazionale e prodotto tra gli altri da RaiCinema, La strategia degli affetti è l’opera seconda di Dodo Fiori a sua volta produttore di Good Morning Aman. Il soggetto, pur un po’ manicheo nel dividere l’alta borghesia dal proletariato, dimostra buone intenzioni e si affida al classico tema dell’estraneo che porta alla luce tensioni sopite. In una casa molto… leggi tutto
Bellissimo film.
Decisamente drammatico e privo di consolazione finale, che sarebbe risultata posticcia, perché la consolazione sta nella rappresentazione stessa, della miseria e dell'infelicità di fondo della vita asettica e anaffettiva dei ricchi (come categoria caricaturale), in cui le relazioni sono strategiche e prive di empatia e di autenticità. Il titolo quindi…
La reazione all’italico buonismo imbocca vie contorte. La strategia firmata da Dodo Vieri intreccia gli “affetti” per distruggerli. Il discorso è complesso, forse un po’ troppo annodato, ma certo è che per preparare il balzo verso il colpo di scena finale occorre partire da lontano, per prendere bene la rincorsa. Il film non ignora quanto sia difficile…
Il precario equilibrio di una famiglia romana straricca collassa quando nella loro villa viene ospitata l'adolescente Nina (Torresi), figlia di un mezzo fallito (Capalbo) al quale il padrone di casa (Sassanelli) in passato aveva affidato alcuni "lavoretti" non andati a buon fine.
Racconto di formazione che gravita intorno a un ragazzone con lo sguardo da stoccafisso e l'identità sessuale…
Ritenuto di interesse culturale nazionale e prodotto tra gli altri da RaiCinema, La strategia degli affetti è l’opera seconda di Dodo Fiori a sua volta produttore di Good Morning Aman. Il soggetto, pur un po’ manicheo nel dividere l’alta borghesia dal proletariato, dimostra buone intenzioni e si affida al classico tema dell’estraneo che porta alla luce tensioni sopite. In una casa molto…
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Commenti (1) vedi tutti
Le belle intenzioni e le buone prove degli Attori vengono vanificate da questa Pellicola assai incolore e per nulla godibile !!! .voto.0.
commento di chribio1