Regia di Julian Schnabel vedi scheda film
Le buone doti registiche di Schnabel naufragano miseramente tra la pessima sceneggiatura della sua antipaticissima compagna (ma la somiglianza della Rula con l'attricetta indiana sarà voluta?!) e i dialoghi raffazzonati che mai vorrò scoprire se presi direttamente dal libro oppure. Tanto per riprendere un attimo la recensione di FilmTv, tutti cattivi gli israeliani è cosa vera. Ma la pochezza di questo filmuccio non lo fa capire abbastanza, soprattutto non riesce a tenere i fili delle molteplici storie concatenate tra loro (almeno così dovrebbe essere in quel libro che mai leggerò) e non riesce a tenere ed ottenere nulla dai suoi attori (mai vista così mal diretta la statuaria Hiam Abbass). Nessuna emozione, nonostante i grossi sforzi di una regia nervosa, che vagola senza criterio tra registri diversi e, almeno stando al caso specifico, inconciliabili tra loro.
Un ennesimo capitolo cinematografico all'eterna storia dell'eterna querelle tra israeliani e palestinesi del quale non si sentiva nessun bisogno.
Note a margine: non poteva mancare lo splendido faccione da cinema di Uri Gavriel (una particina nei panni del pulotto cattivo) che, magia delle magie, riappare in tutti i film dove c'è di mezzo qualche israeliano, mentre non si capisce perchè tanto disturbo per la splendida faccia da cinema di Willem Dafoe (in prima linea nei titoli di testa, guarda un po'.....) per non dire di Vanessa Redgrave, due mostri sacri messi in vetrina per questo film che, a cominciare dalla sua partecipazione veneziana di quest'anno, puzzo tanto , ma tanto tanto di cafonata-businness/mediatico-culturale targata Rula Jebreal. E con lei, controfirmata solo dio sa da chi (Gad Lerner? Chiambretti? Il dibattito è aperto). Da perdere, assolutamente.
PS: la seconda stellina vale giusto per la buona volontà del concupito Schnabel... Io lo capisco, poverino. Per dirlo anch'io come la famosa voce fuori campo: alle gnocche senza testa è difficile resistere.
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