Regia di Marco Costa vedi scheda film
«Ci sono i fregni più belli di Roma a Piazza Giochi (Delfici)» e Cassandra, sedicenne figlia di madre hippie, momentaneamente in coma, che si ritrova in casa con papà Ward e sorellastra, è «una figa a mano armata». Come nel precedente Ma l’amore… sì!, il giovane (questa volta… sì!) Marco Costa punta il dito in maniera non troppo originale su questa nostra Italietta decrepita, dentro i salotti di Roma Nord, adolescenza compresa. Avvisi di garanzia, escort, come nel più recente Vanzina Movie e in tanta nostra commedia, senza l’amarezza di una volta. Così i genitori, ma se hai sedici anni ti ritrovi a Piazza Giochi, e per uscire dall’imbarazzo devi pompare al massimo il volume della musica. Pop contemporaneo dentro un videoclip, girato come gira la Tv e come insegna Mtv, ma ovviamente non basta. «Easy, easy», ti direbbero gli adolescenti di Costa, in fondo è solo un film. Va bene ragazzi, ma già citare Moccia, lucchetti compresi, c’è parso esagerato. E se è vero che qualche accenno di umanità, in questo circo furbetto e colorato, fa capolino qua e là, perché stroncarlo con battute tipo «hai visto più piselli tu della zuppa del casale»? Lunga vita alla commedia all’italiana (di un tempo).
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