Regia di Sönke Wortmann vedi scheda film
Il film prende spunto dalla leggenda medievale della papessa Giovanna, che sarebbe stata eletta nel IX secolo e, rimasta incinta, avrebbe partorito il bambino durante una processione rivelando così il proprio sesso. È un fumettone onesto (nel senso che non promette più di quanto mantenga) e passabile. Meglio la prima parte, con la ragazzina che cresce in uno sperduto villaggio tedesco, si scontra con il maschilismo imperante (a cominciare dal terribile pater familias) e riesce a coltivare il proprio amore per la cultura prima grazie a un maestro di latino e greco, poi in una scuola cattedrale e nell’abbazia di Fulda. Meno appassionante la seconda, con gli intrighi nei palazzi romani; e il santo padre John Goodman è veramente impossibile da mandare giù. La protagonista Johanna Wokalek ha l’aria abbastanza androgina da risultare credibile per il ruolo. Discreta l’ambientazione d’epoca, anche se Roma viene prudentemente inquadrata in panoramiche da lontano per evitare troppi anacronismi.
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