Regia di Harry Winer vedi scheda film
Comicità involontaria. Dialoghi ridicoli. Cattivi scemissimi nelle azioni (ma descritti come boss super-pericolosi). Per fortuna dura poco. Quasi trash. Notare la presenza di Alison Brie, ai primi passi: non la sua parte migliore.
Dialoghi di un'idiozia esilarante. Il film è stato scritto davvero coi piedi.
La protagonista è un'insegnante ma non riesce a vivere senza almeno un quarto dell'abbondante seno in bella vista: evidentemente chi ha girato questo film non è ancora uscito da stupide fantasie erotiche infantili.
I cattivi compiono azioni inspiegabili e agiscono con una lentezza straordinaria: la sceneggiatura gli affibbia un timing da puro dilettantismo criminale (eppure il capo è descritto come il più spietato e sanguinario umano esistito sulla Terra).
Musiche orrende, a darti la sensazione di vedere una puntata (brutta) di una serie tv mediocre: è vero che è un film per la televisione, ma si doveva far di meglio.
Il film ha discreto ritmo e per fortuna dura poco (nonostante ciò non vedi l'ora di finirlo), ma davvero è di una immensa comicità involontaria.
Ridicolo, ai limiti del trash.
Notare tra gli studenti la presenza di una Alison Brie all'apparenza imberbe (eppure aveva 26 anni circa). Solitamente brava, esplosiva e simpatica, qui ha un ruolo piagnucoloso e irritante. Farà molto meglio in futuro, basti pensare alla serie tv Community e al ruolo cult in Bojack Jorseman (è lei la voce originale del meraviglioso personaggio di Diane).
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