Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
Un potente criminale ha messo gli occhi su una ricercatrice chimica; il lavoro della donna è finalizzato alla creazione di un nuovo farmaco: nella sua vita entrano rapidamente una straniera misteriosa e un aitante vicino di casa buttafuori.
Crimini è il titolo della serie; Rapidamente è quello di uno degli otto episodi di cui essa è composta, tutti quanti a tutti gli effetti veri e propri film. La committenza televisiva (sponda Rai) non permette un grande dispendio di mezzi, ma i Manetti bros. sanno il fatto loro, specie in materia di 'genere', e l'idea di girare un thriller-noir di questo stampo deve aver ricevuto l'adesione entusiasta da parte dei due cineasti romani. Ne è la riprova il fatto che i fratelli Manetti girano altri due episodi della serie (Il bambino e la befana e Morte di un confidente, usciti come quinto e sesto; Rapidamente è il terzo); capitalizzando le risorse a disposizione e sfruttando una confezione modesta, ma efficace, mettono così in scena un racconto di Carlo Lucarelli, da quest'ultimo sceneggiato insieme a Giampiero Rigosi. Cento minuti nei quali la tensione procede a intermittenza, con una trama debitamente lineare e personaggi non eccessivamente approfonditi psicologicamente: la destinazione televisiva d'altronde impone certi standard; fra gli interpreti vale la pena di citare Andrea Roncato (non male, in un ruolo drammatico, per quanto marginale nella storia), Gabriella Pession, Gabriele Mainetti, Nicoletta Amaduzzi e Antonino Iuorio. Pur non essendo un prodotto in sè disprezzabile, che i Manetti abbiano realizzato di meglio pare evidente, anche per il piccolo schermo: basta pensare alla fortunata serie de L'ispettore Coliandro. 2,5/10.
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