Regia di Agnieszka Wojtowicz-Vosloo vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Il confine tra strambo ed originale è spesso molto sottile, ma a questo film si addice assai di più il primo termine per quanto ovviamente gli obiettivi fossero incentrati sul conseguimento del secondo.
Infatti, se la storia a prima vista appare diversa dal solito, purtroppo poi la stessa arranca palesemente col passare dei minuti mettendo in evidenza tante crepe e qualche passaggio più riuscito a fare da contraltare positivo.
Anna (Christina Ricci) vive un periodo non molto sereno col suo fidanzato (Justin Long), ma dopo un incidente automobilistico si risveglia distesa su un lettino delle pompe funebri.
Ed è qui che conosce il responsabile dell’agenzia funebre, tale Eliot Deacon (Liam Neeson) che la sta preparando per il funerale e la conseguente sepoltura.
Anna non accetta di essere morta, Eliot si comporta in maniera ambigua, il tempo passa e la sepoltura si avvicina, dove sta la verità?
Il film gioca costantemente col dubbio sulla realtà dei fatti, mescolando più volte le carte in tavola (con indizi sparsi ad hoc), tra le convinzioni di un personaggio (Eliot) e le speranze dell’altro (Anna).
Trovarsi in un guado di questo tipo potrebbe senza dubbio offrire materiale a sufficienza per una piacevole, ed anche alternativa e non facilissima visto che l’ambiente è strettamente legato alla morte, visione, purtroppo la sceneggiatura alterna buone idee ad altre difficili da assorbire (per non dire proprio da dimenticare).
In più ci sono alcuni dialoghi agghiaccianti (quello della madre di Anna che la va a trovare per la prima volta dopo la morte è urticante) e non sempre si capisce cosa il film voglia dire (per esempio non ho capito il significato del malessere, fisico ma non solo, che Anna manifesta nei primi minuti).
Così il passo complessivo è per lo più incerto, ma poi il finale, davvero troppo appiccicato sul resto del film per chiudere il tutto in maniera pulita, mi fa propendere per un giudizio più virato verso il negativo.
Peccato perché comunque gli attori c’erano (soprattutto una generosa Christina Ricci), l’ambient tetro e freddo poteva regalare qualche brivido in più ed anche perché la regia sembra saper, almeno tecnicamente il fatto suo (almeno un paio di sequenze, vedi quella delle luci che si spengono in successione a scuola, dimostrano che ha studiato).
Deboluccio, l’idea di partenza c’era, il resto un po’ meno.
VOTO : 5,5.
Tecnicamente non male, ma non riesce a rendere sufficientemente credibile la storia.
VOTO : 5,5.
Un pò troppo ingessato, a tratti pare essere lui il morto.
VOTO : 6,5.
Ruolo che le ha richiesto sicuramente un certo impegno per affrontare situazioni complicate emotivamente e fisicamente.
La cosa migliore del film rimane sicuramente lei.
VOTO : 6.
Prova abbastanza standard per lui.
Semplice, meglio di niente, ma nemmeno granchè.
VOTO : 6+.
Bimbo abbastanza capace in una parte di tutto rispetto.
VOTO : 5.
Ha giusto un paio di battute che lasciano quanto meno basiti.
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