Regia di Corso Salani vedi scheda film
Corso Salani era un cinesta nel senso pieno della parola. Per lui il cinema non era soltanto la professione che aveva scelto di fare ma una sorta di ricerca continua e di analisi costante dei propri sentimenti. Nel suo cinema non c'è differenza tra quello che vive e che sente, e quello che filma. La vita e il cinema fanno parte di un unico percorso, sono le due faccie della stessa medaglia. E' questo intenso rapporto tra due istanze apparentemente lontane che rappresenta la cornice di senso dell'intera opera del regista fiorentino.
Mirna è in questo quadro il film che più esprime questo inestricabile legame. Il film racconta di un amore tra due persone. Durante tutto il film però noi non vediamo mai uno dei due amanti. La protagonista infatti interagisce e si rapporta direttamente con la macchina da presa che rappresenta l'altra protagonista. Il film è quindi una sorta di soggettiva di Corso stesso e del suo sguardo verso le cose. E' in questo modo che il regista riesce a creare non solo un legame con la protagonista ma anche una vera e propria simbiosi con il pubblico stesso. Ed è così che attraverso gli occhi del regista veniamo trasportati in questo splendido viaggio e in un amore che ci sembra di aver vissuto davvero.
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