Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Infilato tra il primo ed il secondo capitolo di “Una notte da leoni”, questo “Due date” non conferma Todd Phillips a grandi livelli comici che ci si aspetterebbe.
Storia un po’ sfilacciata, si ride senza dubbio, ma senza grande continuità, insomma i momenti migliori sembrano arrivare in modo estemporaneo e non perché studiati con cura.
Peter Highman (Robert Downey jr.) sta per diventare padre per la prima volta e non vuole perdersi per niente al mondo il lieto evento.
Ma sulla sua strada si frappone Ethan Tremblay (Zach Galifianakis), che dapprima gli fa perdere l’aereo e poi si offre per accompagnarlo in un viaggio attraverso gli States per giungere in tempo.
Viaggio che vedrà molti incidenti (con feriti) e contrattempi, ma Ethan, pur essendo un pasticcione incredibile, non è certo uomo che si perda facilmente d’animo.
Sgangherato road movie, la formula non è certo nuova, ma qui si esprime senza troppa convinzione (anche nell’evoluzione dei rapporti tra i due protagonisti, che all’improvviso si rabboniscono senza un significativo perché).
Le gag infatti non mancano (anche se alcune lasciano un pò il tempo che trovano), ma sembrano per lo più casuali e poco studiate, la narrazione procede con qualche intoppo di troppo, così si ride, in alcuni casi anche di gusto, ma manca un collante solido.
Peraltro, essendo spesso le situazioni giocate sulla cattiveria, quando vanno a vuoto finiscono col fare ancora più male (anche se alcune, penso a quando Ethan e il suo cane si masturbano a tempo, per esempio, funzionano).
Peccato perché la strana coppia Downey jr.-Galifianakis prometteva fuochi d’artificio, viste le sostanziali differenze (il primo elegante e sofisticato, il secondo sguaiato e folle), ed in parte regge il film che vede anche tante guest (Juliette Lewis “stranamente tossica”, Jamie Foxx e altri) apparire in scena giusto per onor di firma.
Insomma non lo cestinerei, ma se si vuole ridere, anche in maniera pesante, si può trovare tranquillamente di meglio (vedi quasi tutti gli altri film di Todd Phillips senza andare troppo lontano) per raggiungere l’obiettivo.
Appena sufficiente.
Più svagato e meno continuo del suo solito.
Lontano dai suoi (alti) standard attuali, ma è in parte e ciò che può fare lo fa con una certa nonchalanche.
Il folle, anche lui fa il possibile, a tratti fa ridere davvero, in altri lascia parecchio distanti, ma è più colpa di un contesto poco curato che sua (che comunque ogni tanto esagera troppo).
Partecipazione abbastanza insignificante.
Breve apparizione nei panni di una spacciatrice ... niente male!
Anche per lei pochi minuti in scena nei panni dela moglie di Peter, nei quali non può far molto.
Apparizione simpatica (controllore dei bagagli all'aeroporto).
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