Regia di James Ivory vedi scheda film
Un romanzo edito postumo di Forster, per paure recondite e non certo ingiustificate. Ottimamente sceneggiato ed interpretato, una passo in vanti da parte di Ivory nell'idea di cinema; una tensione forte di sentimenti ed istinti, che porta vanti un discorso difficile a rappresentare senza creare disagi eppure il regista ci riesce alla perfezione, portando avanti un moralismo d'epoca, ma che ancora oggi esiste. Sensazioni sotterranee portate a galla e quadretto di una società che vive nell'ipocrisia totale, rinunciando alla vita vera che andrebbe contro i cardini fissati.
Si riesce a dare una rappresentazione adeguata, senza cadere e scadere in luoghi comuni che sacrificherebbero il significato vero della storia.
Trama difficile, ma cinematograficamente risolta al meglio
Una delle sue migliori regie
personaggio difficile,ma che Wilby ha rsolto al meglio
Decisamente un ruolo drammatico e sul filo della tensione sensuale, che non ha avuto più l'occasione e forse la capacità, oltre che il coraggio di fare
Ottimo attore del cinema inglese, qui conferma.
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