Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Si tratta di un b movie riabilitato in termini autoriali, con riferimenti al passato cinematografico più o meno nobili. Il sistema cinema blockbuster con anima autoriale è però zoppicante. Bong è certo maestro nel creare situazioni con una propria visione personale (spesso grottesca), come ha dimostrato con il cinema successivo, ma tematiche come la modernizzazione della Corea (raccontata moleto meglio in passato da Kim Ki Duk e Lee Chang Dong, per citarne solo due), la violenza dell'uomo e la paura del diverso rimangono comunque di serie b. Gradevole, ma non troppo profondo.
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