Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
All'inizio sembra un fumettone tutto effetti speciali e azione, ma poi si rivela per qualcosa di meglio: il film prende sostanza, i personaggi sfumature, e trapela una precisa visione della società e delle istituzioni. Quanto all'ultimo elemento, il film esprime una profonda sfiducia nelle capacità delle autorità statali (qui su come affrontano il mostro e il presunto contagio): polizia e ministero della salute sono inconcludenti e ottusi, e con il loro inutile agitarsi finiscono per favorire il bestione. Usano una quantità di precauzioni inutili, ma non fanno quel poco che dovrebbero fare. In particolare, poi, il regista sembra avercela con gli americani presenti in Corea, rappresentati così ottusi e pasticcioni che di più non si potrebbe.
Quanto al mostro stesso, la sua figura si rivela via via più inquietante, a mano a mano che si aggiungono i particolari. Tuttavia la bestiaccia non è neppure tanto forte; è solo che gli uomini non l'affrontano con la semplicità e l'efficacia che dovrebbero (che assomiglia a quella della storia di Davide e Golia). Alla fine la spunta la gente comune e con poco, mentre la polizia si agita con grandi mezzi ma inutilmente.
Non un gran film, ma sicuramente di più del solito film orientale di mostri. Il rifacimento americano sinceramente non ho voglia di vederlo.
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