Regia di Woody Allen vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Credo che questo sia ad oggi (vado a memoria) il film di Woody Allen che ho apprezzato di meno, non che sia il prototipo del brutto film, ma presenta poche caratteristiche degne dell’autore newyorchese, e quando lo fa, non si può comunque definire in forma (o almeno non del tutto).
Alfie (Anthony Hopkins) non si rassegna al tempo che passa e lascia la moglie Helena (Gemma Jones) per cambiare vita insieme alla svaporata Charmaine (Lucy Punch), mentre Helena diventa succube della veggente Cristal e delle sue “intuizioni”.
Ma anche i più giovani, per quanto già cresciuti, non se la passano meglio, infatti Sally (Naomi Watts) si aspetta dalla vita cose che non arrivano (un figlio, un lavoro tutto suo, una stabilità economica) che il marito Roy (Josh Brolin), scrittore in crisi, non può garantirle tanto più visto che si è invaghito della bella Dia (Freida Pinto).
Insomma, trovare una collocazione stabile nel mondo non è facile per nessuno.
Si gira soprattutto a vuoto in questo film, si naviga a vista senza grandi obiettivi (almeno concreti) da perseguire, se non mostrare un’umanità alla ricerca di cose che difficilmente può concretamente raggiungere.
Così “tutti lasciano tutti” e anche quando trovano qualcosa c’è sempre un intoppo nascosto e pronto ad uscire (vedi Roy di fronte all’amico in coma), in un “vai e vieni” di legami, di fatti e circostanze che raramente si fanno ricordare per spunti interessanti.
Non manca un po’ di senilità (vedi Alfie), mancano invece personaggi per cui “tifare”, con cui entrare in contatto (virtuale), davvero capita raramente di aver di fronte un cast (e quindi personaggi) così ampio e trovarsi così spiazzati (non che gli attori siano da buttare via, anzi).
Certo qualche dialogo di allenniana memoria c’è, così come qualche siparietto brillante si nota tra le nubi del testo, ma tutto appare sporadico, per lo più casuale.
Manca infatti coesione, la brillantezza è cosa rara (solo pochi anni fa da un personaggio come quello di Charmaine avremmo visto i fuochi d’artificio), il succo del discorso è poco stimolante ed il finale chiude una porta e ne lascia aperte troppe (cosa farà Sally senza il prestito? E Roy con il pericolo dell’amico in coma?), lasciando una sensazione d’incompiutezza piuttosto pronunciata.
Così rimane solo un leggero sorriso, ma soprattutto l’impressione che Allen qui si sia divertito da solo.
Spaesato.
VOTO : 5,5.
Poco incisivo, ondivago, lontanissimo dai suoi standard, comunque qualche freccia ce l'ha ancora, ma così non si va molto lontano.
VOTO : 6++.
Semplice, bravina nella parte della donna comune, anche se più di tanto non può fare.
VOTO : 6.
Il personaggio non è il massimo della vita, anche se qualche squarcio brillante non manca.
Sotto utilizzato, purtroppo.
VOTO : 6.
Personaggio abbastanza irritante, lui tutto sommato è diligente, ma d'altro v'è pochino.
VOTO : 6+.
Elegante, affascinante, il ruolo è piccolo, richiede pochi sforzi, e forse è meglio anche per lui.
VOTO : 6+.
Molto bella ed attraente, adeguata al ruolo che questo chiede.
VOTO : 6.
Piccolo ruolo che svolge in maniera dignitosa.
VOTO : 6++.
Svaporata, strappa qualche risata, certo col Woody migliore ci saremmo divertiti molto di più con lei.
VOTO : 6.
Piccolo ruolo che svolge in maniera dignitosa.
VOTO : 6++.
Da prendere a schiaffi il suo personaggio, che lei rende credibile e stralunata.
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