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Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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Brett

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

di Brett
8 stelle

In un’intervista rilasciata al settimanale The Observer, il 27 maggio 2001, Woody Allen ebbe a dire: « Non voglio raggiungere l'immortalità attraverso le mie opere; voglio raggiungerla vivendo per sempre. Non mi interessa vivere nel cuore degli americani; preferisco vivere nel mio appartamento».  Beh, questa frase laconica, quasi lapidaria, potrebbe esser presa a criterio, per poter analizzare l’ultimo lavoro del regista newyorkese.  In effetti, con questo film, il caro Woody torna alla sua seconda patria, quella di elezione, l’Europa, dove nella seconda parte della sua carriera illustrissima ha (ri)trovato fortuna e linfa poetico – intellettuale. Ritorno a Londra, dunque, forse la capitale nostalgico – decadente per un film che incarna direttamente questo sentimento. Girato nel cuore della città,  ma quello alto – borghese del Royal Borough of Kensington and Chelsea,  Allen ci propone, com’è suo solito, oramai, una storia/tante storie che si intrecciano e si somigliano per moltissimi aspetti, tranches de vie di microcosmi che vivono, consumandosi nei giorni di un fenomeno davvero difficile da interpretare, che si chiama vita. E lo fa scegliendo il motivo più apparentemente banale, quale è l’amore, il più semplice e il più ingannevole, nel contempo. Soltanto che questa volta l’inganno non gli riesce così apertamente, perché a ben vedere il vero tema protagonista è il contraltare stesso dell’amore, la morte, che aleggia ormai da qualche tempo in maniera sempre più marcata nella sua poetica. Il film, che per tutta la sua durata appariva non eccelso, ma gradevole, stava salendo con il consueto climax, quando ad un certo punto, con l’accensione (prematura?) delle luci della sala e il brusio conseguente, lo schermo, da nero che era diventato, inizia i consueti titoli di coda… E adesso? Cos’era? Ci sarà un seguito! Queste sono state le mie prime domande, spontanee. Perché all’apparenza sembrava una puntata di uno sceneggiato televisivo. E’ intero? Allora è irrisolto, ho pensato istintivamente…Eppure, Allen ha sfidato di nuovo il cerebralismo degli spettatori, lasciando aperto proprio il seguito di questa sua ennesima provocazione. Non conclude la storia della coppia Hopkins – Punch, condannata (forse) all’infelicità, perché lui vuol sapere in questa vita se è suo il figlio che aspettano; o la storia della coppia Brolin – Pinto, condannata (forse) all’infelicità perché il tizio cui ha rubato il manoscritto si sta risvegliando dal coma; e nemmeno la storia di Sally (Watts), la quale illusa dal fatto che non ha incontrato l’uomo dei suoi sogni (Banderas), continua a ripetere a sua madre Helena (Jones) che la sua amica veggente è un’emerita ciarlatana. Il nocciolo della questione sta proprio qui: solo la madre si è rifatta una vita felice, perché ha sposato uno come lei che crede nello spiritismo, che crede come lei nell’al di là, e non nel solito futuro, come molti, giustamente, su questa terra, o come i protagonisti, a Chelsea.  Allen sfonda, così, la barriera spazio – temporale, cercando l’immortalità da vedere, toccare e vivere già qui su questa terra. Una storia privata, un percorso culturale, un messaggio personale: ho paura, adesso tocca a Dio.

 

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Ultimi commenti

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  2. Brett
    di Brett

    Hey, Yume...!!!! Sei abruzzese anche tu? Che bello e peccato che non stia tra i tuoi pastori...Ma so che un abruzzese la propria "casa" se la porta sempre dietro, come credo chiunque ami la propria terra...la nostra regione è famosa per aver combattuto molto in tempo di resistenza e risalito la china per dare a tutti pace e libertà...ce la faremo anche questa volta, vedrai... "l'aquila" è ferita, ma non morta...ti abbraccio...

  3. LAMPUR
    di LAMPUR

    Forse toccherà pure a Dio, come dici, ma già Woody, in tempi di reale creatività, sottlineava lo sfioramento del miracolo nel trovare un idraulico la domenica... figuriamoci "altro"...

  4. yume
    di yume

    Non è possibile! L'intransigente Lampur non molla nessuno, arriva dovunque, basta che non gli piaccia un film ti perseguita, ti deve costringere a dire "si, aiuto, è un orrore, ti pregooo, mollamiiiii!!!".

  5. Brett
    di Brett

    Infatti, Yume....hahahahah...comunque, Lampur, non ho capito francamente il tuo commento, cioè se ti sia piaciuto o meno...

  6. yume
    di yume

    Lampur forse ama il giusto mezzo

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