Regia di Luigi Magni vedi scheda film
Prodotto televisivo 'agile ed indolore', realizzato con la consueta cura da Magni, ma in tempi rapidi e con un'impostazione adatta al piccolo schermo: tanti dialoghi, poche scenografie (molti esterni) ed azione incentrata su un ristretto numero di personaggi. Agile perchè la durata è ridotta all'ora circa di pellicola; indolore perchè non lascia praticamente alcuna traccia all'interno di una filmografia onorevole come quella del regista romano. Realizzato a cavallo fra Secondo Ponzio Pilato (1987) e 'O re (1989), questo Cinema si spiega completamente già nel titolo: un omaggio riverente al grande schermo, alle sue illusioni, ai sogni che aiuta a far crescere; e quale migliore maniera per portargli tributo, se non con una storia d'amore (anche se - meglio, anzi - impossibile)? Omaggio (alla pittura) nell'omaggio (al cinema), sul set si sta girando un film sulla vita di Goya. Ottima occasione, peraltro, per raccontare una storia in costume come al regista piace. Lando Buzzanca e Virna Lisi sono i protagonisti centrali della vicenda; attorno a loro - nel segno di una produzione italo-spagnola - una nutrita schiera di attori iberici. Scritto dallo stesso Luigi Magni, da un soggetto di Antonio Tabucchi; incredibile a dirsi, producono Carlo ed Enrico Vanzina (la cosa migliore mai fatta dai due catastrofici fratelli). 4,5/10.
Su un set cinematografico in Spagna nasce un contrastato amore - impossibile - fra due protagonisti; lei però è sposata...
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