Regia di H.C. Potter vedi scheda film
Commedia positiva mi viene da dire alla 'Capra', che lavora bene sui personaggi con battute, equivoci e colpi di scena nel punto giusto. Detto così sembra che i toni siano esclusivamente 'soft', invece no perché l'approccio ad argomenti come l'alcolismo o la centralità della politica nella vita sociale, impongono una lettura diversa. La serietà, l'autorevolezza, l'importanza della politica è uno dei cardini del credo americano che permette al self-made man (alla figlia di un contadino, The Farmer Daughter come recita il titolo originale appunto...) di contribuire alla grande missione della nazione, incentivando l'individualismo ma anche sistemi per gestirlo in chiave democratica e costruttiva. Insomma un monumento all'American Dream dove le ombre minacciano costantemente (i delatori, i farabutti, il Ku Klux Klan) mettendo alla prova la tenuta morale del cittadino, conscio della potenza degli ideali e della verità. L'allegria di fondo rende più digeribili questi simboli statunitensi, grazie al vivace cast (Young oscarizzata e fortissima) e alla regia adeguata di Potter, dando all'operazione un gusto ingenuo ed ineccepibile.
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