Regia di Andrej Tarkovskij, Aleksandr Gordon vedi scheda film
Un po' diverso dai successivi film del grande regista, ma comunque bello. Qui la sua attenzione è più concentrata sull'azione, e riesce anzi a costruire una discreta tensione e a sorprenderci più volte con eventi che ci fanno pensare all'esplosione delle bombe (come rumori improivvisi dopo un momento di silenzio). Tra l'altro quell'ammasso di bombe di vari calibri hanno un aspetto sinistro e miaccioso, che rende bene la vera natura di quegli ordigni. Il timbro del regista si vede secondo me nel modo di recitazione degli attori e nelle inquadrature dei loro volti; si nota una certa impronta lirica, attenta alle sfumature del cuore e del sentimento. Belli i personaggi del militare sminatore e della ragazza che lo aspetta, e bella anche la solidarietà tra i militari e nella popolazione. Non manca una piccola punzecchiata a certi burocrati di regime: come quello che all'inizio rifiuta con meschinità la telefonata urgentissima per non infastidire il pezzo grosso.
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