Regia di Joe Carnahan vedi scheda film
Non si esce vivi dagli anni 80: è una nostalgia insopprimibile, che porta a rimpiangere ogni tipo di prodotto, anche (o soprattutto) quelli di ineguagliabile ingenuità. A-Team, serie meravigliosamente camp in onda dall’83 all’87, è uno degli oggetti cult per eccellenza della decade più trash dello scorso secolo: ciò che trasmette da subito simpatia in questa versione cinematografica è la disinvoltura allegra e un po’ cialtrona con cui i realizzatori si sono buttati nell’impresa, che tradisce un entusiasmo contagioso da fan. Dal regista Joe Carnahan (e i suoi cosceneggiatori) al cast (escluso Liam Neeson), tutti i coinvolti nell’operazione hanno visto le puntate dell’A-Team originale tra infanzia e preadolescenza, il che fa del film un omaggio piuttosto sincero e gustosamente sopra le righe, che riecheggia l’atmosfera ingenua della serie. Divertimento e trovate folli non mancano, gli interpreti sono azzeccati (senza scimmiottare i modelli) e c’è un impagabile momento metacinematografico che si fa beffe dell’S3D. Peccato che il film somigli a un collage di puntate non organiche tra loro: una serie di «piani ben riusciti» che si giustappongono senza troppa attenzione alla sceneggiatura. Obbligatorio aspettare dopo i credits per godersi i camei dei “veri” Murdock e Sberla.
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