Regia di Joe Carnahan vedi scheda film
Sarà vero che “11 sceneggiatori 11” si sono susseguiti e hanno profuso il proprio talento in aggiunta a quello del regista Joe Carnahan e del montatore Jim May, per non citare che i principali responsabili, per raggiungere un simile risultato?
Non sono un conoscitore della serie televisiva originale e non possiedo le necessarie conoscenze per giudicare il grado di adesione o tradimento del film allo spirito originario della serie.
Ciò premesso: un interminabile prologo mal scritto e peggio girato ci fa fare la conoscenza dei quattro protagonisti in fuga da corrottissimi e cattivissimi messicani da operetta che incontreranno una meritata reductio ad nihil per avere violato i sacri confini americani, nel corso di una scena di inseguimento
aereo anticipatrice delle infinite scene di azione che si susseguiranno quasi ininterrottamente per l’intero film e caratterizzate da un montaggio epilettico, ti-uccideremo-se-lo-spettatore riuscira’-a-contare-sino-a-3-in-una-medesima-inquadratura, e brutti effetti speciali in un’escalation che portera' l'ineffabile quartetto a distruggere in allegria buona parte di alcuni interessanti architetture tedesche e statunitensi allo scopo di recuperare delle matrici della zecca del cui furto e' stato ingiustamente accusato.La frenesia adrenalinica e' in parte attenuata. ed e' la parte interessante, da repentini rallentamenti/capovolgimenti/contrazioni del flusso temporale che ridestano la curiosità in sequenze bizzarramente reminiscenti gli educatissimi zombi fragassiani di After Death che si fermano pazientemente ogni qualvolta il personaggio A sente il bisogno di aggiornare il personaggio B su quanto accaduto mentre B si trovava nella stanza accanto, come nella sequenza del prologo nella quale Liam Neeson /Hannibal incontra Quinton Jackson/P:E e dopo aver dichiarato l'importanza capitale di non perdere un solo istante i due scoprono lentissimamente i rispettivi tatuaggi e si lasciano andare a due chiacchiere sui tempi andati. Contribuiscono all’effetto straniante linee di dialogo del calibro di (cito a memoria sicuramente sbagliando) “La fiducia non riempie le cappelliere” “sto sudando come una puttana in chiesa” proferite dai cattivissimi di turno (in questo caso nerovestiti corrottissimi agenti Cia)
Non mancano lezioni di morale aggiornate al dopo 11 settembre:afferma ad un certo momento in uno di questi momenti di sospensione P:E “La vittoria ottenuta con la violenza è equivalente ad una sconfitta, perché è temporanea. Gandhi"
Replica, ovviamente fulminea, di Hannibal ” E' meglio essere violenti se c'è violenza nel nostro cuore che coprire l'impotenza con il mantello della non-violenza. Sempre Gandhi” , seguita da zoomata su un ammiccante Gandhi che campeggia sulla pagine di un libro e fissa scetticamente lo sbalordito P.E. e noi spettatori.
Di simili perle e’ intessuto l’intero film, fracassone e maiuscolato che finisce paradossalmente per ingenerare nello spettatore una predominante sensazione di noia.
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